Il Bayern Monaco si trova in una situazione difficile a pochi giorni dal doppio confronto in Champions League con l’Inter, previsto per l’8 e il 16 aprile. Le pesanti assenze di Alphonso Davies e Dayot Upamecano rappresentano un duro colpo per la squadra, costretta a fronteggiare questi infortuni proprio in un momento cruciale della stagione.

Alphonso Davies, terzino sinistro di grande talento e fresco di rinnovo contratto, ha subito un infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio destro durante la partita tra Canada e USA. La prognosi parla di sei mesi di stop, un’assenza che pesa notevolmente sul settore difensivo della squadra.

Inoltre, Upamecano, altro giocatore fondamentale per la difesa bavarese, è stato colpito da una lesione al ginocchio sinistro, il che significa che il Bayern dovrà fare a meno di entrambi i giocatori di punta per un lungo periodo. La coppia di difensori titolari sarà sostituita da Dier e Kim, mentre Guerreiro dovrà prendere il posto di Davies sulla fascia sinistra.

Le incertezze non si fermano qui. Il portiere Manuel Neuer, reduce da un infortunio subito nel match contro il Leverkusen, non ha ancora recuperato completamente. Secondo il CEO del Bayern, Dreesen, ci sarebbero state alcune complicazioni nel recupero, creando ulteriore preoccupazione.

Intanto, il giovane portiere Urbig, 21 anni, sarà costretto a scendere in campo nelle prossime partite, nonostante una prestazione non brillante nell’ultima gara di Bundesliga contro l’Union Berlino, dove ha commesso un errore decisivo. I tifosi si chiedono se l’esperienza di Neuer sarà sufficiente per garantire sicurezza nelle prossime partite cruciali.

Max Eberl, membro del consiglio direttivo sportivo del Bayern, ha commentato: "Le assenze di Davies e Upamecano sono un duro colpo, ma abbiamo una squadra forte e lavoreremo insieme per affrontare le sfide imminenti. Ci uniremo ancora di più e non ci mancherà la qualità per continuare a perseguitare i nostri obiettivi". La situazione, quindi, non è delle migliori, e i tifosi non possono fare a meno di temere per il futuro della squadra.