Una notte di angoscia ha segnato la vita del difensore brasiliano del Napoli, Juan Jesus, che ha subito un tentativo di furto della sua auto. L'episodio ha lasciato il calciatore profondamente scosso, tanto da sfogarsi sui social. Nella prima storia pubblicata su Instagram alle 5:34, ha mostrato il suo SUV, un Range Rover, con un vetro in frantumi e gli interni danneggiati. "Sicurezza zero! Dopo quasi un mese di pedinamento, oggi hanno provato a portare via la mia macchina. Che brutta sensazione, fa vomitare!" ha scritto.

La situazione è diventata ancora più allarmante quando, in un secondo post, ha rivelato di aver trovato ben 5 airtag, dispositivi di geolocalizzazione, all'interno della sua macchina. "Solo sapere che questi delinquenti sappiano dove vivo non mi porta serenità. Purtroppo, in una città così bella, non mi sentirò mai più al sicuro. So quanto i beni materiali siano secondari, ma sapere che un estraneo abbia violato la mia privacy è disgustoso." Sono parole cariche di rabbia e frustrazione, un vero e proprio grido d'allerta per la sicurezza nella città partenopea.

Questo non è un caso isolato: un episodio simile è successo a David Neres, un altro calciatore del Napoli, che ha subito una rapina mentre si trovava nel van con la sua fidanzata, dopo una partita contro il Parma, il 31 agosto. A Neres è stato sottratto un orologio del valore di 100mila euro, un chiaro segnale di come la criminalità stia colpendo anche i nomi di spicco del calcio.

Questo serie di eventi solleva interrogativi sulla sicurezza a Napoli e su cosa sia possibile fare per proteggere sia i cittadini che coloro che vivono nella città per motivi di lavoro, come calciatori e sportivi. Napoli, pur essendo una città affascinante e ricca di cultura, sembra dover affrontare una dura battaglia contro la criminalità.