Nazionale

Il capo dell'Amministrazione penitenziaria Russo si dimette. La vice Di Domenico verso la successione: sarebbe la prima donna

2024-12-21

Autore: Giulia

Un cambiamento al vertice del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria

Un importante cambiamento al vertice del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria si sta profilando. Giovanni Russo, attuale capo dell'amministrazione penitenziaria, si è dimesso dall'incarico. La sua vice, Lina Di Domenico, risulta essere la candidata principale per succedergli, il che segnerebbe un record storico: sarebbe la prima donna a guidare il Dipartimento.

Dettagli sulla dimissione di Russo

Le fonti del Ministero della Giustizia averebbero rivelato che l'avvicendamento non è ancora ufficiale, ma le manovre sembrano già in atto. Russo, che ha ricoperto l'incarico per due anni, avrebbe scelto di assumere un nuovo ruolo come consigliere giuridico in un altro ministero.

La carriera di Giovanni Russo

La carriera di Russo è stata caratterizzata da un forte impegno all'interno del sistema giudiziario, essendo stato procuratore aggiunto alla Direzione Nazionale Antimafia e, per un certo periodo, reggente della stessa. È noto che ha sempre avuto legami con correnti conservatrici, mentre Lina Di Domenico, ex magistrato di sorveglianza a Novara, ha già rivestito un ruolo importante all'interno del Dap come vice dal 2018.

Influenze politiche nella nomina di Di Domenico

Riguardo alla futura nomina di Di Domenico, il sindacato di Polizia Penitenziaria Sappe ha espresso che dietro alla decisione di Russo ci sarebbe l'influenza politica di Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia con delega sul Dap, a cui mancava una certa affinità con Russo per procedere lavorativamente in sinergia.

L'importanza della nomina di Di Domenico

L'importanza della nomina di Di Domenico è anche sottolineata dal fatto che è nipote di Giuseppe Falcone, una figura storica nell'amministrazione penitenziaria italiana, già vicecapo del Dap e notoriamente impegnato per il miglioramento del sistema carcerario. Il sindacato UilPa Polizia Penitenziaria ha anche espresso la necessità di una nomina rapida e interna per garantire continuità e competenza in un settore così complesso e delicato come quello penitenziario.

Le possibili conseguenze della nomina di Di Domenico

Questo passaggio epocale potrebbe portare a un rivolgimento significativo nelle politiche carcerarie italiane, accrescendo le aspettative su un approccio più inclusivo e innovativo nella gestione delle carceri. Quali saranno le conseguenze della nomina della Di Domenico? Rimanete con noi per ulteriori aggiornamenti su questa storia che sta già facendo discutere!