Il capotreno saluta un passeggero in due lingue e scoppia un finimondo: la polemica linguistica in Belgio
2024-12-20
Autore: Chiara
In Belgio, le lingue non sono solo un modo di comunicare, ma rappresentano un profondo orgoglio nazionale che riflette le divisioni culturali del Paese, composto da tre principali comunità: quella francofona, quella fiamminga e quella tedesca. L'uso improprio della lingua può dare vita a malintesi, litigi e, in alcuni casi, violare la legislazione locale.
Recentemente, un capotreno di lingua francese, Ilyass Alba, ha scatenato una controversia dopo aver accolto i passeggeri in un treno da Mechelen verso Bruxelles con un doppi saluto: "goeiemorgen, bonjour". Un passeggero di lingua fiamminga ha protestato, sottolineando che non erano ancora a Bruxelles e che doveva usare solo l'olandese. Questa situazione ha attirato l'attenzione dell'autorità di controllo linguistico del paese, che ha avviato un'indagine dopo il reclamo del pendolare.
La complessità linguistica del Belgio è ulteriormente accentuata dalla sua suddivisione in quattro zone linguistiche. Le Fiandre a nord, dove si parla fiammingo, e la Vallonia a sud, dove si parla francese, sono separate da una tensione linguistica che rispecchia differenze culturali e identitarie. Anche se i fiamminghi parlano spesso francese, la reciproca conoscenza della lingua fiamminga fra i francofoni è meno comune. Le interazioni tra le comunità sono spesso caratterizzate da rivalità, quasi come un parallelo tra le differenze tra gli italiani del nord e quelli del sud.
Per tutelare la lingua fiamminga, il governo locale ha imposto norme stringenti che richiedono ai funzionari pubblici di utilizzare esclusivamente il fiammingo nei contatti con il pubblico, anche se ciò può risultare difficile in situazioni di mobilità come quelle sui treni. Il caso di Alba mette in luce la complessità di queste regole in un contesto dove le persone sono in continuo movimento. La Commissione permanente per il controllo linguistico ha già preso provvedimenti e le conseguenze per il capotreno potrebbero rivelarsi molto serie, segnando un altro capitolo di un dibattito linguistico infuocato che continua a dominare la scena belga.