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Il controverso destino dell'ex cardinale McCarrick, morto a 94 anni: da figura di spicco in Vaticano a condanna tardiva per abusi

2025-04-06

Autore: Matteo

La scomparsa dell'ex cardinale statunitense Theodore McCarrick, avvenuta ieri a 94 anni in una struttura religiosa dopo essere stato escluso dal sacerdozio, segna la fine di una storia tanto intrigante quanto inquietante. McCarrick, una volta potente figura di riferimento in Vaticano e promotore di relazioni politiche cruciali negli Stati Uniti, è stato abbattuto dagli scandali legati ad abusi sessuali su seminaristi, alcuni dei quali minorenni.

Negli anni, McCarrick è stato considerato un intoccabile, tessitore di importanti alleanze internazionali per conto della Santa Sede, dal dialogo con Cuba agli approfondimenti con la Cina. Era un sostenitore di spicco di Papa Francesco al conclave del 2013 e ha contribuito significativamente al finanziamento delle attività vaticane tramite una rete di benefattori negli States. Tuttavia, le accuse di abusi, che circolavano in Vaticano già da tempo, hanno portato a una condanna tardiva e imbarazzante.

Nel 2018, l'agenzia Catholic News Service ha rivelato che già nel 2000, all'interno del Vaticano, circolavano informazioni riservate relative agli abusi di McCarrick. Un documento firmato dall'allora Sostituto della Segreteria di Stato, l'arcivescovo Leonardo Sandri, metteva in luce che l'allora parroco di San Giuseppe, padre Boniface Ramsey, aveva espresso preoccupazioni sull’inappropriata condotta di McCarrick nei confronti dei seminaristi.

Recenti rivelazioni hanno messo in evidenza come Papa Benedetto XVI avesse già avviato provvedimenti disciplinari nei confronti di McCarrick, ma che la sua influenza e l’età avanzata avessero consentito al cardinale di mantenere una vita pubblica attiva, continuando a viaggiare e a tenere conferenze senza ostacoli.

Solo nel 2018, dopo che emersero ulteriori prove di abusi su un minore, Papa Francesco decise di escluderlo dal collegio cardinalizio e di privarlo della porpora. ll caso McCarrick è stato amplificato dalla testimonianza dell'ex arcivescovo Viganò, un critico di Papa Francesco, che ha sollevato interrogativi sulla gestione di tali accuse all'interno della Chiesa. Questo scandalo ha portato a un’ondata di indignazione tra i fedeli e a una crescente pressione affinché la Chiesa affrontasse il problema degli abusi sessuali.

Un’indagine vaticana del 2020 ha confermato le accuse contro McCarrick, rivelando che gli abusi risalgono agli anni '80 e '90. Questo lungo rapporto ha messo in luce non solo le sue violazioni ma anche una serie di fallimenti istituzionali nel proteggere le vittime, un fattore che ha portato a nuove richieste di trasparenza e riforma all'interno della gerarchia ecclesiastica.