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Il Dramma della Giornalista Ghanese e la Riflessione sulle Tradizioni Reali

2024-09-26

Lunedì, la celebre giornalista ghanese Afia Pokua si è recata a Kumasi, nella residenza ufficiale del re ashanti, Otumfuo Nana Osei Tutu II, per affrontare una controversia che ha suscitato scalpore in tutto il Ghana. Vestita di nero, accompagnata da un gruppo di rispettati anziani, Pokua ha passato ore in ginocchio, implorando perdono. Tuttavia, il re ha respinto le sue scuse e un suo emissario le ha intimato di non tornare mai più nel palazzo.

La discordia era scoppiata dopo che Pokua, durante un programma televisivo, aveva criticato il modo in cui il re aveva gestito alcune tensioni tra gli ashanti e altri gruppi etnici del Ghana. Gli ashanti, noti per la loro cultura ricca e la loro storia influente, rivestono un ruolo centrale nella società ghanese, e il loro leader, pur non avendo un potere politico formale, esercita una notevole influenza.

La questione è emersa in un momento in cui il Ghana sta cercando di bilanciare le tradizioni monarchiche con le moderne pratiche democratiche. Basti pensare che molte delle attuali strutture politiche riflettono ancora l'eredità coloniale europea, mentre le monarchie tradizionali continuano a mantenere una certa rilevanza. Osei Tutu II, in particolare, è visto come un erede diretto dell'impero ashanti, che dominò gran parte dell'attuale Ghana fino alla fine del XIX secolo.

Nel 2017, in un evento significativo, il presidente del Ghana si era inchinato davanti a Osei Tutu II, un gesto che rappresenta l'importanza della monarchia tradizionale nel contesto politico contemporaneo. Tuttavia, le critiche di Pokua si sono concentrate sulla presunta ingerenza dell’asantehene nella legislazione, suscitando l'indignazione di molti leader tradizionali.

Durante un’intervista, Pokua ha discusso di come i leader ashanti tendono a influenzare le leggi proposte dai politici, creando una certa tensione tra le pratiche certamente rispettate e le necessità della democrazia. Questa audace critica è stata percepita da molti come una grave violazione del rispetto dovuto alla figura del re.

Secondo Osei Bonsu Sarfo Kantanka, cronista di corte per il re, l'etichetta tradizionale indica che qualsiasi critica a Osei Tutu II debba prima essere indirizzata all'agona, la madre o una sorella del re, l'unica figura autorizzata a discutere con lui. Ignorare questo protocollo è visto come un affronto particolarmente grave.

Dopo la controversia, Pokua ha tentato di scusarsi in diretta e sui social, ma a seguito di ulteriori critiche, ha deciso di fare visita al re, accompagnata da Mona Gucci e dai vertici del suo canale televisivo. L'intera cerimonia è stata trasmessa in diretta, accentuando il dramma della situazione.

Tuttavia, anche la sua visita non ha rispettato le procedure richieste, secondo Kantanka. Le scuse, come le critiche, avrebbero dovuto prima passare attraverso l'agona. Inoltre, un anziano di etnia kwahu ha rivelato che Pokua avrebbe dovuto mostrare un maggior rispetto, eseguendo gesti come inginocchiarsi, rotolarsi per terra e piangere. Il rifiuto di eseguire tali atti ha rafforzato l'impressione di una mancanza di rispetto verso il cerimoniale.

Nonostante il rifiuto delle sue scuse, si è insinuata una possibilità di redenzione per Pokua. Secondo Kantanka, se la giornalista decidesse di seguire scrupolosamente le norme tradizionali, il re potrebbe ancora concedere il suo perdono. Questa vicenda non solo mette in luce le complessità delle relazioni tra le istituzioni tradizionali e moderne in Ghana, ma solleva anche interrogativi sul rispetto, l'autorità e l'identità culturale in un contesto in cui la modernità sfida il passato.