Il gelo paralizza il conflitto in Ucraina, Kiev risponde con droni e missili Atacms
2025-01-05
Autore: Maria
Mentre il freddo invernale incalza, il conflitto in Ucraina si trova a un punto critico. I soldati russi si affidano a speranze politiche, attendendo un possibile ritorno di Donald Trump per una svolta nel conflitto, mentre la Brigata Meccanizzata «Anna di Kiev», addestrata in Francia, ha visto ben 1.700 soldati disertare. La situazione sul campo è sempre più difficile per l'Ucraina, che affronta l'orso russo in un contesto di temperature estremamente basse e nevi incessanti.
I cieli sopra il conflitto sono diventati il teatro principale delle operazioni. Di recente, droni ucraini hanno colpito Ust-Luga, il principale porto commerciale russo sulla costa del Mar Baltico, mentre raid massicci con droni e missili Atacms hanno devastato città come Kursk e Belgorod. In risposta, Mosca ha temporaneamente chiuso l'aeroporto di Pulkovo a San Pietroburgo e ha fatto evacuare Voronezh, minacciando ritorsioni pesanti. La situazione si complica ulteriormente dalle affermazioni del segretario di Stato americano Antony Blinken, il quale ha rivelato che la Cina ha esercitato pressioni su Vladimir Putin affinché non utilizzi armi nucleari, anche se le testate erano pronte per essere lanciate.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dato grande importanza ai droni, sottolineando come i velivoli kamikaze possano cambiare le sorti del conflitto. Ha annunciato un piano ambizioso per la produzione di 30.000 droni e ha stanziato 50 miliardi di euro per la difesa e la sicurezza. Zelensky ha inoltre intenzione di chiedere ulteriori aiuti durante il summit del gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina, che si svolgerà il 9 gennaio nella base Usa in Germania, evidenziando la necessità di sistemi di difesa aerea come i Patriot.
Nel 1.046° giorno di conflitto, la Russia continua a avanzare nella regione del Luhansk, lanciando attacchi su Pokrovsk per interrompere le linee di rifornimento ucraine. Le autorità russe hanno recentemente reclutato 180.000 detenuti per rinforzare le proprie fila al fronte.
L'occupazione non riguarda solo il fronte orientale; in un evento drammatico, un drone ucraino ha attaccato un'auto con giornalisti russi, causando un morto, mentre un'altra incursione ha avuto un tragico esito a Zaporizhzhia, dove un bambino ha perso la vita. Nel frattempo, circa 100.000 tonnellate di sabbia e terra contaminata da un incidente petrolifero avvenuto il 15 dicembre sono state rimosse dalle coste del Mar Nero, una dimostrazione dei danni collaterali causati dal conflitto.