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Il governo italiano si schiera contro l'accordo col Mercosur: cosa nasconde questa scelta?

2024-11-24

Autore: Giovanni

Introduzione

Negli ultimi giorni, il governo italiano ha fatto un passo significativo verso un cambiamento di rotta nell’ambito dell'accordo commerciale con il Mercosur, l’importante trattato di libero scambio che coinvolge l’Unione Europea e il mercato comune sudamericano, composto da Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay. Fino a poco tempo fa, l'amministrazione guidata da Giorgia Meloni appariva favorevole all'accordo, sebbene con alcune riserve espresse dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. Tuttavia, durante il recente G20 a Rio de Janeiro, la posizione italiana ha subìto un’inversione di marcia sorprendente.

Opposizione del governo italiano

Francesco Lollobrigida, il ministro dell'Agricoltura, ha manifestato una netta opposizione all'entrata in vigore del trattato, influenzato soprattutto dalle pressioni delle associazioni agricole italiane, tra cui Coldiretti, che ha espresso preoccupazioni riguardo alla concorrenza sleale che l’importazione di prodotti agroalimentari sudamericani potrebbe generare sul mercato europeo. Meloni, pur rimanendo nel suo silenzio mediatico, ha riconosciuto informalmente che l'attuale testo dell'accordo non è accettabile per l'Italia.

Intervento di Emmanuel Macron

La situazione è stata ulteriormente complicata dall’intervento di Emmanuel Macron, il presidente francese, il quale ha elogiato la mossa di Meloni, rivelando che l'Italia era peregrinata a una posizione più simile a quella della Francia, storicamente contraria al Mercosur. Questo cambio di posizione è significativo e potrebbe coinvolgere l'Italia e la Francia in un'alleanza che ostacolerà l'approvazione dell'accordo a livello europeo, dove i voti delle grandi nazioni rivestono un'importanza cruciale.

Obiettivi dell'accordo con il Mercosur

L’accordo col Mercosur, in discussione da oltre vent’anni, mira a incrementare gli scambi commerciali, consentendo all'Europa di importare materie prime e con l'obiettivo di favorire le esportazioni agroalimentari sudamericane. Tuttavia, il dibattito commerciale non è solo una questione economica; porta con sé implicazioni politiche rilevanti in un contesto internazionale in cui molti paesi sudamericani si avvicinano sempre più alla Cina.

Divisioni interne nell'UE

Le divisioni interne tra gli stati membri dell'Unione Europea sembrano nuovamente riemergere, specialmente in vista delle pressioni provenienti dalla Francia per bloccare l’entrata in vigore del trattato. Si preannuncia, quindi, un possibile scontro diplomatico che potrebbe influenzare le relazioni economiche europee con il Sud America.

Contraddizioni economiche

Un fattore non trascurabile è che, nonostante le censure di associazioni come Coldiretti, l’agroalimentare rappresenta solo una frazione minoritaria dell’export italiano verso il Sud America, oscillando tra il 10 e il 15%. Si configura quindi una contraddizione: sebbene le preoccupazioni degli agricoltori siano legittime, i dati economici potrebbero suggerire un approccio più equilibrato.

Possibili conseguenze

Inoltre, se il governo italiano deciderà di ritrattare alcune condizioni del trattato, questo porterebbe a un prolungamento delle negoziazioni, con la concreta possibilità che paesi come il Brasile scelgano di orientarsi verso legami commerciali e diplomatici più saldi con la Cina.

Conclusione

In questo intricato scenario, ci si interroga: quali conseguenze avrà il cambio di rotta italiano sulle future relazioni con il Mercosur e sullo stesso mercato agricolo europeo? Il governo dovrà lavorare con cautela per evitare impatti negativi sulla sua economia e mantenere una posizione strategica nel contesto globale.