Il maxi sciopero dei medici: un clamoroso flop che solleva interrogativi
2024-11-22
Autore: Chiara
Il maxi sciopero dei medici, previsto per il 20 novembre, ha dimostrato di non avere l'impatto sperato. Mentre i sindacati come Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up proclamavano un'adesione dell'85%, la realtà dei fatti si è rivelata ben diversa. Secondo i dati ufficiali forniti dalla Presidenza del Consiglio, solo 3.172 tra medici e paramedici hanno partecipato all'astensione, su un totale di oltre 290mila potenzialmente attivi. Questo si traduce in una partecipazione misera dell'1,32%.
Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera dei deputati, ha commentato i dati affermando che l'evidente scarsa partecipazione dimostra che le attuali misure adottate sono supportate da chi lavora instancabilmente per garantire il servizio sanitario nazionale. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha espresso il suo ringraziamento al personale sanitario, evidenziando come la loro dedizione abbia, di fatto, reso vano lo sciopero.
Tuttavia, il senatore Franco Zaffini di Fratelli d'Italia ha criticato i sindacati, accusandoli di diffondere informazioni false e di aver intrapreso una battaglia strumentale. Ha collegato lo sciopero a una manovra politica orchestrata dal Partito Democratico.
Inoltre, il segretario della Cgil, Maurizio Landini, ha sottolineato che la discussione sull'efficacia dello sciopero è un affronto a chi lavora quotidianamente in un servizio spesso sottofinanziato e inefficace. Ha lamentato un'emergenza salariale evidente e ha chiesto un rinnovato focus sul lavoro e sulle persone, come passo fondamentale verso la giustizia sociale e il miglioramento economico del Paese.
E non dimentichiamo che quasi 6 milioni di lavoratori italiani guadagnano meno di 11.000 euro l'anno. Le misure del governo appaiono insufficienti per affrontare questa crisi salariale. Il messaggio che arriva da questo sciopero è chiaro: chi decide di incrociare le braccia lo fa non solo per protestare contro il governo, ma per richiedere cambiamenti concreti e una crescita reale per il futuro dell'Italia. È tempo di riflettere su come garantire un servizio sanitario non solo funzionante, ma anche giusto e accessibile per tutti.