Il tanto atteso miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro non si è ancora verificato. Questa mattina, al termine della funzione religiosa nella Cappella del Tesoro, gremita di fedeli e numerosi turisti, il sangue del Santo Patrono di Napoli è rimasto cristallizzato. Monsignor Vincenzo De Gregorio, abate della Cappella del Tesoro di San Gennaro, ha mostrato ai presenti la teca contenente la preziosa reliquia, mentre i canti di devozione e le preghiere delle Parenti di San Gennaro risuonavano nell'atmosfera. La teca rimarrà esposta sull'altare fino alle 12.30 e sarà nuovamente visibile nel pomeriggio a partire dalle 16.

Un evento che attira ogni anno migliaia di visitatori, ma quest'anno l'assenza della liquefazione ha destato molta preoccupazione tra i fedeli. Riconosciuto come un segno di buona fortuna per la città, il prodigio del sangue che si scioglie viene visto come un messaggio divino. Tradizionalmente, il sanguinamento del Santo viene visto come una protezione per Napoli, soprattutto in momenti di incertezza.

Oggi, 16 dicembre, è la terza occasione dell'anno in cui si attende il miracolo. Questo evento è noto come "miracolo laico", essendo stato storicamente rilevante per gli abitanti di Napoli, specialmente durante l'eruzione del Vesuvio nel 1631, quando i napoletani chiesero l'intercessione di San Gennaro per proteggere la loro città dalle fiamme e dalla lava.

La situazione attuale ha sollevato interrogativi e dibattiti tra i devoti, molti dei quali hanno espresso il desiderio che il Santo possa intervenire nei momenti difficili, come l'attuale crisi economica che coinvolge la regione. Inoltre, la reliquia sarà trasferita nel pomeriggio dopo le 18.15 in Cattedrale per la messa conclusiva della Festa del Patrocinio, prima di tornare nella cassaforte della Cappella del Tesoro alle 19.15. I napoletani rimangono uniti nella speranza che il miracolo si compia, e la fede in San Gennaro continua a ispirare generazioni.