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Il Piano Segreto di Putin: Cosa Vuole Realmente da Trump?

2025-03-24

Autore: Sofia

Dopo dodici ore di intensi colloqui tra Stati Uniti e Russia tenutisi in Arabia Saudita, si delineano nuovi sviluppi nei negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina. Mentre Kiev mantiene la propria delegazione a Riad per ulteriori discussioni con gli Usa, ha già accettato una proposta americana per un cessate il fuoco completo di 30 giorni, il che suggerisce un quadro di potenziale collaborazione.

Il Vero Obiettivo di Putin

Attualmente, Mosca ha espresso la sua disponibilità a un cessate il fuoco limitato riguardante le infrastrutture energetiche. Tuttavia, sebbene gli attacchi continuino — recenti raid russi su Sumy hanno causato numerosi feriti — emergono chiaramente le ambizioni strategiche di Mosca ai colloqui di Riad. Secondo il Moscow Times, la delegazione russa ha richiesto il controllo totale delle quattro regioni ucraine: Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson, tutte dichiarate annesse ma solo parzialmente governate.

Allo stesso tempo, presso il Campidoglio, il presidente americano Donald Trump ha affermato: "Stiamo parlando di territori e confini, stiamo parlando della grande centrale nucleare di Zaporizhzhia," sottolineando l'importanza strategica di queste aree. Secondo una fonte vicina al Cremlino, le attuali normative russe non consentono la secessione di tali regioni, rendendo essenziali i territori di Zaporizhzhia e Kherson per la Russia.

Strategie e Possibili Scenari

Le speranze di Mosca sembrano essere riposte nel fatto che la pressione degli Stati Uniti possa convincere Kiev a ritirare le proprie truppe. Una fonte ha commentato: "O Trump convincerà gli ucraini a ritirarsi, oppure gli americani ci diranno di entrare in negoziati duraturi, continuando a usare la forza militare per stabilire il controllo territoriale". In un'eventualità alternativa, Mosca potrebbe tentare di acquisire parzialmente il controllo sulle aree di Dnipropetrovsk o Sumy, per poi offrirle in cambio di Kherson e Zaporizhzhia.

La Dichiarazione Congiunta di Oggi

La situazione potrebbe evolversi ulteriormente nelle prossime ore. Oggi, 25 marzo, è attesa una dichiarazione finale da parte di Usa e Russia che tirerà le somme dei colloqui, con focus sul Mar Nero e sull'espansione del cessate il fuoco anche alle attività marittime.

Tuttavia, il contesto rimane incerto, e, come detto da Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, una vera svolta rimane improbabile.

Tregua nel Mar Nero?

Parlando della tregua nel Mar Nero, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che l'idea è stata proposta direttamente dal presidente Trump e accettata da Putin. Tuttavia, considerando i continui attacchi russi, il valore pratico di tale accordo appare altamente volatile.

Il Mar Nero, pur essendo passato in secondo piano nelle notizie recenti, rimane un'area cruciale in cui le truppe ucraine hanno conseguito importanti vittorie, come l'affondamento dell'incrociatore Moskva all'inizio della guerra. Se l'accordo venisse raggiunto, la Russia potrebbe nuovamente esportare prodotti agricoli e fertilizzanti attraverso il Mar Nero, beneficiando di un possibile allentamento delle sanzioni occidentali.

Un deputato dell'opposizione ucraina, Oleksiy Goncharenko, ha avvertito che un cessate il fuoco nel Mar Nero avvantaggerebbe la Russia, ma sottolinea che sarebbe utile se comportasse anche l'interruzione degli attacchi alle infrastrutture portuali e il divieto di lanci di missili dalle navi militari russe.

Il futuro della regione rimane incerto, con l'attenzione del mondo intero rivolta verso come queste dinamiche si svilupperanno nei prossimi giorni.