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Il Sogno di Vivere Oltre i 100 Anni: Un'Illusione Sempre Più Distante?

2024-10-09

Autore: Matteo

Il sogno di vivere oltre i 100 anni sembra affievolirsi sempre di più: dopo aver visto un raddoppio dell'aspettativa di vita nel corso del XX secolo, negli ultimi trent'anni il ritmo di crescita si è notevolmente ridotto. Questo è quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista *Nature Aging*, condotto dall'Università dell'Illinois a Chicago.

Nonostante i progressi rapidi in medicina e sanità pubblica, dal 1990 l'aspettativa di vita nelle popolazioni più longeve, tra cui quella italiana, è aumentata mediamente solo di 6,5 anni. Questo dato suggerirebbe che siamo vicini a un limite biologico, con un numero sempre minore di individui che raggiungeranno o supereranno la soglia dei 100 anni, offuscando le teorie ottimistiche emerse nel corso degli anni.

L'analisi, guidata dal ricercatore Jay Olshansky, ha esaminato i dati provenienti dai nove Paesi con la più alta aspettativa di vita, tra cui Italia, Australia, Francia, Giappone, Hong Kong, Spagna, Svezia e Svizzera. I risultati rivelano un forte rallentamento nella crescita dell'aspettativa di vita, a partire dal 2010. I bambini nati negli ultimi anni hanno una probabilità di raggiungere i 100 anni del 5,3% per le femmine e dell'1,8% per i maschi.

Hong Kong emerge come il Paese destinato a generare il maggior numero di centenari, con probabilità del 12,8% per le donne e 4,4% per gli uomini. Olshansky osserva: “Il nostro studio smonta l'idea che l'orizzonte della longevità naturale della nostra specie sia nel futuro: è, invece, alle nostre spalle.”

Gli autori propongono un ripensamento dell'approccio alla longevità: estendere ulteriormente la vita, riducendo l'impatto delle malattie, potrebbe rivelarsi controproducente se quegli anni aggiuntivi non sono accompagnati da buona salute. “È giunto il momento di spostare l'attenzione sul rallentamento dell'invecchiamento – sottolinea Olshansky – puntando a prolungare non solo la vita in generale, ma quella in salute.”

In un mondo dove la salute mentale e fisica sono sempre più correlate alla qualità della vita, la questione della longevità non si limita a vivere di più, ma a vivere bene. Questo studio ci invita a riflettere su come possiamo affrontare il processo di invecchiamento in modo più positivo e produttivo.