La regione Puglia si unisce alla Campania nella richiesta di nuovi provvedimenti per affrontare i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA). In un'iniziativa pionieristica, il consigliere regionale Lucia Parchitelli ha presentato un emendamento fondamentale che prevede l'inserimento del biologo nutrizionista tra le figure professionali impiegate nelle residenze terapeutico-riabilitative dedicate al trattamento di tali disturbi.

La proposta di Parchitelli evidenzia l'importanza della collaborazione tra diversi professionisti, inclusi medici, dietisti e biologi nutrizionisti, per garantire standard elevati di assistenza nelle strutture dedicate ai DCA. Sebbene in altre regioni, come la Campania, i biologi nutrizionisti siano già parte integrante di questi team, in Puglia la loro presenza è stata finora trascurata.

La misurazione e la gestione delle abitudini alimentari sono cruciali per il recupero dei pazienti, e la figura del biologo nutrizionista si rivela indispensabile, non solo per fornire piani nutrizionali personalizzati, ma anche per intervenire nelle fasi preventive di tali disturbi. In effetti, numerosi studi dimostrano un aumento preoccupante nei tassi di DCA tra adolescenti, rendendo urgente un approccio multidisciplinare.

Il biologo nutrizionista, con una specializzazione in Scienza dell'Alimentazione, ha una lunga esperienza all'interno del Sistema Sanitario Nazionale, offrendo competenze specifiche in Nutrizione Clinica, Preventiva e Applicata. Nell'ambito della salute pubblica, il suo ruolo è cruciale nella formazione di équipe multidisciplinari, dove può contribuire attivamente alla valutazione dei bisogni nutrizionali e energetici dei pazienti.

La necessità di una riformulazione delle disposizioni regolamentari è quindi evidente e urgente. Con l'aumento delle patologie legate all'alimentazione, il supporto scientifico e medico deve essere potenziato per garantire un'assistenza efficace. La legislazione proposta da Parchitelli rappresenta un passo importante non solo nella lotta contro i DCA, ma anche nella promozione di un approccio più inclusivo e completo alla salute alimentare nelle residenze terapeutiche.

In un momento in cui i DCA stanno raggiungendo proporzioni epidemiche, l'aggiunta di figure quali il biologo nutrizionista è non solo logica, ma necessaria per tutelare la salute delle future generazioni.