Un incendio di vaste proporzioni ha colpito la notte scorsa un capannone occupato nell'ex istituto poligrafico di via Melibeo, situato nella zona di Tor Cervara, alla periferia di Roma. Fiamme altissime hanno avvolto l'edificio, noto per essere abitato da famiglie di etnia rom, mentre gli inquirenti stanno indagando sulle cause, che pare siano riconducibili a un corto circuito.

Le operazioni di spegnimento sono state rese complicate dalla presenza di enormi cumuli di spazzatura sia all'interno che all'esterno dell'immobile e dal rilevamento di un piano sotterraneo durante le operazioni. Circa 50 persone, tutte evacuate in tempo, hanno trovato riparo mentre i Vigili del fuoco, giunti sul posto con ben 8 squadre e 6 autobotti, si sono prodigati per domare le fiamme. Tra i mezzi inviati, anche unità provenienti dai Comandi di Latina, Viterbo e Rieti, un Carro schiuma e una autoscala, ognuno fondamentale per fronteggiare l'emergenza.

Gli agenti di polizia, accorsi sul posto, hanno presidiato l'area, mentre i vigili del fuoco hanno lavorato incessantemente durante tutta la notte su più fronti, vista la grande quantità di materiali di risulta all'interno del capannone, che ha reso l'intervento particolarmente difficile.

In aggiunta, è stata allertata l'Arpa per controllare la qualità dell'aria, poiché il fumo denso generato dalla combustione di plastica e altri materiali potenzialmente tossici ha destato preoccupazione tra i residenti. Gli esperti dell'agenzia monitoreranno attentamente la situazione nei prossimi giorni per garantire la salute della popolazione.

Questa emergenza ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle strutture occupate e sulla necessità di interventi più incisivi da parte delle autorità competenti per prevenire sfortunate circostanze simili in futuro. La città di Roma si trova nuovamente a far fronte a situazioni di emergenza legate all'occupazione abusiva di immobili, un fenomeno che richiede una riflessione approfondita e azioni concrete.