Finanze

Incentivi caldaie a gas, il Governo pronto a cancellarli per il prossimo anno: cosa significa per i cittadini?

2024-11-20

Autore: Giulia

Il Governo italiano sta preparando un emendamento che potrebbe cancellare gli incentivi alle caldaie a gas, in linea con la direttiva europea Case Green. Questo provvedimento, atteso in Parlamento, non prevede alcun aggiornamento dei bonus edilizi, mantenendoli invariati rispetto al 2024.

Questa scelta, tuttavia, entra in conflitto con le nuove regole europee sulle emissioni negli edifici, le quali saranno applicabili dal 2025. Inoltre, a partire da quella data, non ci saranno più incentivi per i sistemi di riscaldamento a combustibili fossili, con il rischio di incorrere in pesanti sanzioni per l'Italia. Le agevolazioni economiche dovranno essere destinate esclusivamente a sistemi alternativi, come le pompe di calore, scelte più ecologiche e sostenibili.

Quando il pacchetto di Manovra finanziaria è stato presentato, molti hanno notato l'assenza di un riordino dei bonus edilizi, un argomento delicato che ha creato tensioni nella maggioranza di governo; Forza Italia ha espresso il desiderio di mantenere questi incentivi per promuovere il settore dell'edilizia.

Federico Musazzi, rappresentante di Assoclima e Assotermica, ha comunque espresso delusione per la mancanza di un aggiornamento: “L'Italia ha fissato obiettivi ambiziosi per il 2030. Possiamo realizzarli con questa legge di bilancio? A nostro avviso, no.” La presenza degli incentivi per le caldaie a gas è una contraddizione rispetto alla futura normativa europea, che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2025.

Di fronte a questa situazione, un gruppo di parlamentari di Fratelli d'Italia e Forza Italia, con l'aiuto di colleghi del Movimento 5 Stelle, ha proposto un emendamento per eliminare ogni incentivo per le caldaie a gas, permettendo così all'Italia di evitare possibili procedure di infrazione da parte dell'Unione Europea.

Ma quali sono le alternative valide? Le pompe di calore, sebbene costino inizialmente di più (circa 8.000 euro rispetto ai 2.000 euro di una caldaia tradizionale a condensazione) offrono un'efficienza energetica notevolmente superiore. Esse utilizzano la stessa tecnologia dei condizionatori d'aria, capaci di riscaldare ambienti, ma sfruttano l'acqua quale vettore termico.

Questo passaggio verso sistemi più ecologici come le pompe di calore non è solo una questione di compliance regolatoria, ma rappresenta un'opportunità per ridurre i costi energetici a lungo termine per le famiglie. Infatti, una pompa di calore, grazie alla sua elevata efficienza, può portare a risparmi significativi sulle bollette, rendendola una scelta vantaggiosa, nonostante il costo iniziale più elevato.

In conclusione, sebbene l'eliminazione degli incentivi alle caldaie a gas possa sembrare un provvedimento drastico, esso rappresenta un passo necessario verso un futuro energetico più sostenibile e in linea con gli obiettivi europei.