L'indagine della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Milano

L'indagine della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Milano, che ha sconvolto il mondo del calcio e delle curve milanesi, sta entrando in una fase cruciale. Dopo gli arresti che hanno decapitato i vertici delle due tifoserie, i magistrati stanno cercando di fare luce sulle infiltrazioni della 'ndrangheta tra gli ultras e le reazioni di Milan e Inter alle loro intimidazioni.

Nei prossimi sette-dieci giorni, i pm interrogheranno come persone informate sui fatti alcuni membri delle due società, tra cui Philippe Inzaghi e Javier Zanetti per l’Inter, e Davide Calabria per il Milan. Sebbene nessuno sia attualmente indagato, tutti hanno avuto relazioni con i soggetti arrestati.

Criticità nei rapporti tra club e tifosi

È interessante notare che l’inchiesta, denominata “Doppia Curva”, ha già messo in evidenza alcune criticità nei rapporti tra i club e i loro tifosi, definiti “tossici” dagli inquirenti. Questo ha sollevato preoccupazioni sulla possibilità di un procedimento di prevenzione, che nel peggiore dei casi potrebbe portare all'amministrazione controllata delle due società.

Tempistiche e obiettivi degli inquirenti

Gli ascolti sono stati programmati in concomitanza con la pausa per le nazionali, un periodo che offre ai pm l'opportunità di approfondire le loro indagini.

Si vocifera che il procuratore Paolo Storari e il sostituto Sara Ombra abbiano intenzione di agire tempestivamente per chiarire i legami fra i club e milizie ultras per proteggere l’integrità del calcio milanese.

Ripercussioni sul calcio milanese

Questa indagine potrebbe avere ripercussioni importanti sulla governance e la gestione delle due gloriose società, da sempre simbolo del calcio italiano. Non resta che attendere l'esito di questi interrogatori e capire se emergeranno ulteriori sviluppi. Un capitolo che potrebbe mutare il volto del calcio a Milano per sempre!