Scienza

Incredibile! La NASA ha toccato il Sole con la Parker Solar Probe

2024-12-27

Autore: Francesco

La Parker Solar Probe e il suo straordinario traguardo

Nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, la sonda spaziale Parker Solar Probe (PSP) della NASA ha raggiunto un traguardo senza precedenti: è diventata l’oggetto costruito dall’umanità più vicino al Sole, avvicinandosi a soli 6,1 milioni di chilometri dalla superficie solare. Questo evento straordinario non è soltanto un record: ha permesso di raccogliere dati fondamentali per comprendere il misterioso fenomeno del vento solare, che può influenzare significativamente gli eventi cosmici nel nostro Sistema solare e oltre.

Resistenza alle condizioni estreme

La Parker Solar Probe è stata progettata non solo per avvicinarsi al Sole, ma per resistere a condizioni estreme. Grazie a un avanzato scudo termico, la sonda ha sopportato temperature superiori a 1.300 °C. Lo scudo termico ha protetto la maggior parte della sonda, mentre la “coppa di Faraday” utilizzata per misurare il flusso di particelle cariche è stata progettata per resistere a temperature che raggiungono oltre i 2.000 °C. I cavi sono fatti di niobio, un metallo che può sostenere addirittura 2.500 °C.

Studio del vento solare dall’interno

La missione della Parker Solar Probe è particolarmente avvincente perché permette di studiare il vento solare dall’interno, osservandolo in un modo che prima d’ora non era possibile. Nicky Fox, scienziata della NASA, ha paragonato lo studio del vento solare a quello di una foresta in fiamme: devi entrare all’interno per comprendere cosa sta accadendo, ma il tempo è limitato.

La storia della missione

Questa sonda è stata lanciata nel 2018 e ha completato diversi passaggi ravvicinati al Sole; il suo primo record fu raggiunto superando i 14 milioni di chilometri dalla superficie solare. Il precedente detentore di questo primato, Helios 2, si era avvicinato a 42,7 milioni di chilometri nel 1976. Con la Parker Solar Probe, potremo finalmente rispondere a molte domande sulla fisica solare e sui suoi effetti sulla Terra, inclusi gli eventi geomagnetici che possono interferire con le comunicazioni e i satelliti.

Aspettative future dai dati scientifici

La NASA prevede di ricevere i dati scientifici da questa missione in giorni successivi all’ultimo passaggio ravvicinato. Queste informazioni non solo arricchiranno le nostre conoscenze sul Sole, ma contribuiranno anche alla protezione delle tecnologie terrestri dagli effetti del vento solare.

Ricordo di Eugene Parker

È tragico, ma il pioniere dietro questa missione, Eugene Parker, è scomparso nel marzo del 2022, poco dopo che la sua sonda si era avventurata nell’atmosfera solare. Parker è stato un vero innovatore nel campo dell’astrofisica, e il fatto che una sonda NASA portasse il suo nome mentre era in vita rappresenta un riconoscimento unico e commovente nella storia della scienza.