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Ingerenze russe nelle elezioni in Romania: perquisizioni e scandali in arrivo!

2024-12-07

Autore: Giulia

Dopo l'annullamento del voto del primo turno delle elezioni presidenziali in Romania, la polizia ha dato il via a perquisizioni in diverse abitazioni legate all'inchiesta sulle interferenze straniere che hanno portato alla decisiva sentenza della Corte Costituzionale. "Tre case nella città di Brașov", situata nel cuore della Romania, sono state perquisite per indagare su presunti reati di corruzione degli elettori, riciclaggio di denaro e falsificazione informatica, come riportato dalla procura.

La Corte Costituzionale ha annullato il risultato del primo turno delle elezioni presidenziali a causa di prove di ingerenza russa, che hanno sollevato alti moniti sulla sicurezza e sull’integrità del processo democratico del paese. Questo ha comportato l'annullamento del tanto atteso ballottaggio previsto per domenica, che doveva vedere contrapposti Calin Georgescu, esponente dell’estrema destra e filo-russo, e Elena Lasconi, una sindaca che rappresenta valori pro-Nato e pro-Ue.

Gli avvenimenti di ieri hanno suscitato forti reazioni non solo in Romania, ma anche a livello internazionale, con richieste di indagini più approfondite sulle connessioni tra Russia e alcuni candidati. I giudici hanno dichiarato che annullare l'"intero processo delle elezioni presidenziali" era necessario per "garantire la correttezza e la legalità del processo elettorale". Le affermazioni si basano su molteplici segnalazioni supportate da documenti di intelligence declassificati che evidenziano chiare tracce di interferenze straniere sul voto.

Allo stesso tempo, la situazione ha messo in luce il crescente timore di una destabilizzazione politica nella regione, che già sta affrontando sfide economiche e sociali. Mentre gli occhi sono puntati sulla Romania, si teme che questi eventi possano avere ripercussioni anche su altre nazioni europee in prima linea contro l'influenza russa.