La speleologa Ottavia Piana, nota per i suoi studi approfonditi sull'ambiente sotterraneo, è stata recentemente intrappolata nella grotta di Bueno Fonteno durante un'importante spedizione di ricerca. Mentre la comunità scientifica si mobilita per salvare Piana, sui social media è esplosa una valanga di critiche inaccettabili e misogine, che mettono in discussione non solo le sue competenze professionali, ma anche la sua integrità come donna.

I suoi colleghi hanno preso posizione, sottolineando che Ottavia è una studiosa seria, il cui lavoro ha contribuito significativamente alla comprensione delle grotte e dei loro ecosistemi. «Le critiche sessiste sono assolutamente fuori luogo», ha dichiarato un compagno di spedizione. «Dobbiamo concentrarci sulle sue ricerche importanti e non sul suo genere».

In mezzo a questo caos mediatico, il supporto arriva anche da diverse associazioni di professionisti del settore, che hanno lanciato campagne per combattere il sessismo nella scienza. «È fondamentale che tutti i ricercatori, indipendentemente dal loro genere, siano rispettati per il loro lavoro e le loro scoperte», si legge in una dichiarazione ufficiale.

La situazione ha sollevato anche un dibattito più ampio sulla rappresentanza di genere nelle scienze, con molte donne scienziate che raccontano le loro esperienze di attacchi e discriminazione in un settore in cui la disparità di genere è ancora molto evidente.

Mentre la comunità continua a pregare per il sicuro recupero di Ottavia, la speranza è che anche questa tragedia possa contribuire a una maggiore consapevolezza e a un cambiamento reale nelle percezioni e nel trattamento delle donne nel campo della ricerca.