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Internet in Pakistan: Un Grande Problema che Colpisce Tutti!

2024-10-15

Autore: Giovanni

Negli ultimi dodici mesi, il Pakistan ha visto un drammatico deterioramento della qualità di servizio di internet, creando enormi difficoltà non solo per l'industria tecnologica, uno dei settori più promettenti della sua economia, ma anche per la vita quotidiana di milioni di cittadini. Il governo ha fornito diverse spiegazioni riguardanti questi rallentamenti, ma nessuna ha convinto esperti e attivisti politici, i quali sostengono che i problemi siano anche un tentativo di limitare le loro attività.

Le interruzioni del servizio internet, in particolare sui social network come Facebook, X (ex Twitter), Instagram e YouTube, sono cominciate nel 2023 a seguito di decisioni governative. Il quotidiano nazionale Dawn ha riportato che l'anno scorso le piattaforme social sono state bloccate più di sei volte senza spiegazioni ufficiali, spesso coincidenti con le manifestazioni dei sostenitori dell'ex primo ministro Imran Khan, attualmente in carcere.

In vista delle elezioni parlamentari che si terranno a febbraio 2024, il governo ha completamente interrotto la connessione internet e le chiamate mobili per evitare potenziali attacchi terroristici. Solo i servizi Wi-Fi, costosi e poco utilizzati in Pakistan, sono rimasti attivi. Si stimano circa 235 milioni di persone nel paese, di cui solo 4 milioni hanno accesso a una connessione Wi-Fi, mentre tra 110 e 140 milioni hanno accesso a internet.

Durante le ultime elezioni, il governo ha anche vietato l'accesso a X, citando la necessità di "proteggere la sicurezza nazionale". Tuttavia, in molti hanno visto in questo divieto un tentativo di soffocare l'opposizione, dato che Imran Khan ha il profilo più seguito su quella piattaforma, con quasi 21 milioni di follower.

A partire da agosto di quest'anno, le segnalazioni di rallentamenti della connessione internet si sono amplificate, rendendo alcuni servizi completamente inutilizzabili. L'associazione Wispap ha segnalato una riduzione della velocità internet del 30-40% durante l'estate; in alcune situazioni, si sono registrati rallentamenti anche dell'80%. Questa situazione ha gravemente compromesso il lavoro nei settori digitali e tecnologici, causando perdite stimate in oltre 270 milioni di euro per l’economia pakistana.

Il governo, guidato dal primo ministro Shehbaz Sharif, ha cambiato le sue spiegazioni più volte: prima ha attribuito i problemi a un "aggiornamento del sistema", poi ha incolpato l'uso privato delle VPN e, infine, ha parlato di un guasto a un cavo sottomarino. Pur affermando che "internet funziona alla perfezione", le difficoltà di connessione continuano a persistere per molti utenti.

Un esperto del think tank Wilson Center ha evidenziato che c'è un chiaro desiderio da parte dello stato di limitare l'uso di internet come spazio di dissenso. Inoltre, ci sono indicazioni che i rallentamenti siano collegati all'introduzione di un sistema di firewall, simile a quello usato in Cina per censurare contenuti e limitare l'accesso a determinati siti. Mentre il consenso su queste problematiche aumenta, molti cittadini pakistani chiedono a gran voce cambiamenti per ripristinare la libertà di accesso a internet.