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La Legge di Bilancio e il Catasto: «Il valore delle case è aumentato, giusto che si paghi di più»

2024-10-15

Autore: Marco

La premier Giorgia Meloni si esprime sulla necessità di rivedere i valori catastali degli immobili, evidenziando l'influenza positiva del Superbonus e dei fondi pubblici sull'aumento del valore delle abitazioni. L'incontro odierno del consiglio dei ministri è cruciale per definire i dettagli della Legge di Bilancio 2025.

La manovra finanziaria, si prevede, avrà un costo complessivo di circa 25 miliardi di euro e porterà con sé misure significative, come l'aumento della spesa per il pubblico impiego e il bonus natalizio per le famiglie. Un aspetto centrale di questa riforma sarà l'adeguamento delle rendite catastali, già previsto dalla normativa precedente che imponeva di aggiornare i valori degli immobili ristrutturati, soprattutto per quelli che avevano visto un incremento di valore di almeno il 15%.

Giorgia Meloni ha sottolineato che l'amministrazione fiscale dovrà intensificare i controlli poiché le sanzioni per chi non ha presentato la richiesta di revisione sono molto elevate. Le revisione catastale porterà inevitabilmente a un aumento delle imposte sui beni immobili, inclusa l'IMU per le seconde case e le imposte sulle vendite e successioni.

Gli incrementi previsti potrebbero oscillare dal 16% al 35%, portando a maggiorazioni significative: si stima che chi attualmente paga 900 euro di IMU potrebbe trovarsi a versare fino a 1.200 euro all'anno a Roma. Inoltre, ci sarà un impatto diretto su circa il 28% delle abitazioni non prime case, aumentando la tassa media annuale da 1.047 euro a 1.337 euro.

In aggiunta, si parla di mantenere il bonus del 50% per i lavori di ristrutturazione, anche se si prevede la diminuzione al 36% nel 2025. L'amministrazione è inoltre al lavoro su una riforma delle agevolazioni fiscali, con l'obiettivo di semplificare e ridurre le 625 misure esistenti, il che potrebbe generare un risparmio di circa un miliardo di euro per le casse dello Stato.

Per quanto riguarda le pensioni, il governo ha intenzione di confermare, per il 2025, i canali di pensionamento anticipato esistenti, con l'adeguamento previsto anche per le pensioni più basse. Si cerca di garantire un miglioramento sostanziale delle pensioni minime, ma ogni aumento comporterebbe costi elevati, quantificabili in centinaia di milioni di euro.

In sintesi, la Legge di Bilancio 2025 si propone di affrontare questioni cruciali per la stabilità economica del paese. Ma gli italiani sono pronti per un'altra ondata di tasse e riforme?