In un momento delicato per l'Iran, mentre il leader supremo Ali Khamenei tentacolando i conflitti in Medio Oriente, il Consiglio dei Guardiani ha recentemente approvato una legge severa che colpisce le donne che indossano il velo in modo ritenuto 'inadeguato'. Le pene per queste donne includono non solo un aumento delle sanzioni pecuniarie, ma anche la reclusione e draconiane limitazioni ai viaggi e all'accesso a Internet.

Questa legislazione è stata introdotta in un contesto sociale teso, dove le manifestazioni per i diritti delle donne continuano a crescere. Le autorità iraniane stanno intensificando la loro campagna contro il dress code islamico, con l'obiettivo di riaffermare il controllo sulle donne e su come si presentano in pubblico.

Fonti locali riferiscono che molte donne temono di essere perseguite per la loro scelta di abbigliamento, poiché le nuove normative hanno anche reso più facile per le forze di sicurezza monitorare e punire comportamenti giudicati non conformi. In un contesto in cui le libertà civili sono già limitate, questa legge si aggiunge a un clima di paura e repressione.

Cosa implicano realmente queste nuove misure per il futuro delle donne in Iran? Questa legislazione potrebbe scatenare una nuova ondata di proteste e dissentire tra le generazioni più giovani, stanche di vivere sotto regole severe e oppressive. È tempo che il mondo guardi con attenzione a quanto sta accadendo in Iran, poiché il futuro della libertà di scelta sembra sempre più incerto.