La situazione a Gaza sta precipitando: Israele ha avviato una nuova offensiva che ha provocato la reazione immediata di Hamas e degli Houthi. Per la prima volta in due mesi, le sirene antiaeree hanno suonato a Tel Aviv e Gerusalemme a causa di lanci di missili diretti verso queste città, segnando la fine di una fragile tregua. Il Ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha minacciato l'annessione di parti della Striscia di Gaza se Hamas non libererà gli ostaggi ancora in suo possesso.

Recenti attacchi israeliani hanno colpito anche un ospedale turco nella Striscia di Gaza, scatenando una dura condanna da Ankara, che ha parlato di "attacco deliberato". Secondo le fonti sanitarie palestinesi, oltre 590 palestinesi hanno perso la vita dall'inizio degli attacchi israeliani, con il numero delle vittime in continua crescita a causa dei bombardamenti e delle offensive a terra.

Medici Senza Frontiere ha espresso il suo sgomento per l'uccisione di Alaa Abd-Elsalam Ali Okal, un membro del proprio personale, durante un attacco aereo israeliano a Deir Al Balah. Alaa, 29 anni, aveva un ruolo fondamentale nell'ospedale da campo della ONG e la sua morte rappresenta una tragica perdita in un contesto già devastato. Si rileva che è il decimo membro di Msf ucciso dall'inizio del conflitto.

In mezzo a questa escalation, il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha sottolineato la posizione italiana a favore di un piano di ricostruzione per Gaza, elaborato dai Paesi arabi, e ha assicurato che visiterà l'Egitto per discutere la situazione dei rifugiati palestinesi. Tajani ha espresso la speranza di un ritorno al dialogo e della liberazione degli ostaggi israeliani, al contempo condannando ogni azione militare contro i civili.

Nel panorama internazionale, la Francia ha dichiarato il suo netto rifiuto a qualsiasi forma di annessione da parte di Israele della Striscia di Gaza, appellandosi al rispetto del diritto internazionale in una crisi che continua a mietere vittime innocenti. In questo contesto delicato, l'attenzione mondiale si concentra sul futuro della regione e le possibili conseguenze per la stabilità del Medio Oriente.