
Israele - Hamas: la situazione a Gaza e in Medio Oriente oggi 2 aprile 2023
2025-04-02
Autore: Luca
Guerra in Medio Oriente: Israele intensifica l'offensiva a Gaza con l'obiettivo di "conquistare vaste aree"
A Gaza, una notte di violenza ha lasciato almeno 21 morti, secondo fonti locali. Il Ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha dichiarato che l'esercito sta ampliando le sue operazioni nella Striscia, dopo aver ripreso l'offensiva il mese scorso. L'intento è di "distruggere e ripulire l'area dai terroristi e dalle infrastrutture terroristiche".
Nella notte, le forze israeliane hanno condotto raid nelle zone di Khan Yunis e Rafah, colpendo obiettivi anche nella Striscia centrale e settentrionale tramite attacchi di artiglieria. In particolare, gli attacchi a Rafah hanno avuto come bersaglio diverse famiglie, e a Khan Younis sono stati ritrovati 13 corpi, tra cui quelli di bambini.
La Protezione Civile di Gaza, sotto il controllo di Hamas, ha riferito di 16 persone uccise in un altro raid a Jabalia, confermando il bilancio altissimo delle vittime in queste operazioni militari.
In un contesto di tensione crescente, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha descritto la recente inchiesta sul caso Qatargate come un "enorme bluff", mentre la comunità internazionale continua a sollecitare un’accelerazione degli aiuti umanitari a Gaza.
Hamas ha reso noto che negli attacchi di oggi si registrano anche diverse donne e bambini tra le vittime. Fonti mediche hanno confermato che particolarmente traumatiche sono state le conseguenze degli attacchi sulla popolazione civile, con diverse famiglie distrutte e una popolazione in fuga.
Il Ministro Katz ha promesso di continuare a "cacciare" Hamas e di restituire gli ostaggi, aggiungendo che la popolazione di Gaza è invitata ad evacuare le aree per ridurre il rischio di rimanere coinvolta negli scontri. In lenta crescita, la stima delle vittime dall'inizio del conflitto ha superato le 50.000 persone.
Intanto, Medici Senza Frontiere ha lanciato un allarme sulla gravissima carenza di forniture mediche a Gaza, affermando che senza un intervento immediato, milioni di palestinesi potrebbero trovarsi privi di cure sanitarie.
La situazione si fa sempre più precaria, con la comunità internazionale che osserva da remoto, mentre le famiglie degli ostaggi esprimono terrore e frustrazione per il protrarsi del conflitto e l'assenza di soluzioni pacifiche.