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Israele chiuso per lo Yom Kippur: situazione senza precedenti in tempo di guerra

2024-10-11

Autore: Luca

A partire da questo pomeriggio, tutti i servizi in Israele sono completamente chiusi per lo Yom Kippur, il Giorno dell'Espiazione, il giorno più sacro del calendario ebraico. Quest'anno, per la prima volta dal 1973, il Paese si trova in stato di guerra durante questa ricorrenza, dopo l'attacco congiunto degli eserciti di Egitto e Siria.

Israele è in stato di massima allerta a causa dell'intensificarsi dei combattimenti nella Striscia di Gaza e in Libano. Il comando del fronte interno delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) ha ricordato alla popolazione l'importanza di rimanere vigili e ha attivato una stazione radio che trasmetterà silenziosamente, ad eccezione delle sirene di allerta in caso di razzi, che verranno diffuse ad alto volume e in tempo reale.

Tutti i voli in entrata e in uscita dal Paese sono stati sospesi venerdì pomeriggio e riprenderanno solo al termine dello Yom Kippur, previsto per sabato sera. Le strade di Israele sono praticamente deserte, come ogni anno in questa ricorrenza, ma in questo anno la situazione è amplificata dall'atmosfera di tensione e insicurezza.

Nel frattempo, molti israeliani stanno affrontando questo spirituale giorno di riflessione con un senso di preoccupazione per la sicurezza delle loro famiglie e del loro Paese. Esperti di sicurezza avvertono che la situazione rimane critica e che ulteriori sviluppi potrebbero emergere nei prossimi giorni. Nonostante il clima di incertezza, la comunità è pronta a unirsi in preghiera, sperando per un rapido ritorno alla pace.