Israele in guerra: Morti a Gaza superano i 43.800. Il Papa chiede un'indagine sul genocidio
2024-11-17
Autore: Matteo
Una nuova ondata di attacchi aerei israeliani ha devastato la Striscia di Gaza, con fonti palestinesi che riportano almeno 72 vittime nell'ultimo raid avvenuto a Beit Lahiya. L'attacco ha colpito un edificio residenziale di cinque piani, uccidendo membri di diverse famiglie. Le scene di terrore e distruzione sono state riprese dai medici, che hanno osservato corpi estratti dalle macerie in una zona già martoriata.
Secondo il ministero della Salute di Gaza, il numero totale dei morti dall'inizio del conflitto il 7 ottobre 2023 ha raggiunto la cifra straziante di 43.846, con oltre 103.740 feriti. Queste statistiche tragiche evidenziano la pesantezza dell'offensiva militare israeliana.
In Israele, la tensione cresce anche tra le famiglie degli ostaggi. Sei manifestanti, inclusi parenti di ostaggi catturati da Hamas, sono stati arrestati durante una manifestazione a Gerusalemme davanti alla residenza del Primo Ministro Benjamin Netanyahu.
Martedì, nuovi attacchi israeliani hanno portato alla morte di altre 20 persone, tra cui donne e bambini, in vari bombardamenti nella Striscia di Gaza. La Protezione civile palestinese ha riferito di bombardamenti che hanno distrutto interi edifici, aggravando ulteriormente la già critica situazione umanitaria.
L'agenzia Wafa e Al Jazeera hanno parlato di decine di morti a seguito di raid aerei, alludendo all'estrema vulnerabilità delle popolazioni civili coinvolte. Le immagini mostrano i soccorsi in azione tra le macerie, con le famiglie disperate mentre cercano di capire il destino dei loro cari.
In un recente libro, il Papa Francesco ha sollevato interrogativi inquietanti sulla situazione a Gaza, suggerendo che le atrocità potrebbero configurarsi come un genocidio. Ha chiesto un'indagine approfondita per accertare la verità di queste affermazioni, sottolineando la necessità di un'attenzione internazionale verso la crisi umanitaria.
La situazione non è meno tesa anche in Libano, dove Israele ha condotto attacchi aerei nei sobborghi di Beirut, costringendo i residenti a evacuare. Il governo israeliano ha avvertito i cittadini di stare lontani da strutture legate a Hezbollah, mentre i precedenti conflitti nella regione continuano a influenzare la sicurezza nella zona.
Israele ha inoltre respinto un rapporto delle Nazioni Unite che descrive le sue operazioni a Gaza come una violazione dei diritti umani, sostenendo che le sue azioni sono dirette solo contro Hamas, non contro la popolazione civile. La retorica sta intensificando le tensioni, mentre le critiche internazionali aumentano.
Infine, la famiglia di Netanyahu ha ricevuto minacce dirette, con razzi lanciati verso la sua villa a Cesarea senza provocare feriti. Questo episodio ha scosso ulteriormente la già fragile stabilità della regione, alzando il velo su un conflitto che sembra non avere una fine in vista.