
Israele Scatena una Nuova Guerra Totale contro Hamas: Cosa Ci Aspetta?
2025-04-08
Autore: Marco
Una nuova fase delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza sta per iniziarsi e si prevede che sarà ancora più devastante rispetto a quelle precedenti. I segnali sono evidenti: domenica, Al Jazeera ha riportato di raid aerei da parte delle forze israeliane su obiettivi a Khan Younis e Rafah, che hanno causato la morte di almeno 46 persone in 24 ore. Dal riavvio delle ostilità il 18 marzo, ci sono state oltre 1300 vittime e circa 3200 feriti, un bilancio terribile che racconta di sofferenza e distruzione.
Il nuovo capo di stato maggiore d'Israele, il tenente generale Eyal Zamir, ha confermato che stiamo entrando in quello che ha descritto come “un anno di guerra”. Zamir, un veterano che ha dedicato la sua vita all'esercito, ha una lunga esperienza sia nella guerra che nella strategia. Ricordando il passato, il generale ha trascorso gli anni del suo apprendistato militare ammirando l'abilità dei comandanti di carri armati durante le guerre arabo-israeliane.
Una della sue operazioni più conosciute è quella condotta a Jenin durante la seconda intifada, dove ha avuto un ruolo di leadership significativo. Nel 2012, è diventato il segretario militare di Benjamin Netanyahu, con il quale ha costruito un solido rapporto lavorativo, sebbene non di amicizia.
Zamir, che è stato criticato in passato per la sua opposizione al culto delle forze speciali israeliane, ha avvertito della necessità di una nuova strategia militare che superi la dipendenza dalla tecnologia e prenda in considerazione il numero di soldati necessari per sostenere una guerra lunga su più fronti.
Adesso, si prepara a lanciare un'offensiva di terra nella Striscia di Gaza che potrebbe durare mesi, con decine di migliaia di militari impegnati nell'operazione. Obiettivi principali includono il recupero degli ostaggi ancora in mano a Hamas e la distruzione dell'organizzazione prima che si possa trovare una soluzione politica per Gaza.
Ehud Yaari del Washington Institute ha sottolineato che Zamir porta con sé una “cultura militare diversa” rispetto ai precedenti comandanti, con un focus su un dispiegamento massiccio e su strategie più radicate nella realtà del campo di battaglia. Questo approccio provoca riflessioni sulla guerra moderna e sull'importanza di avere soldati sul terreno, un’idea che si sta dimostrando valida anche nel conflitto tra Russia e Ucraina, dove l'uso delle tecnologie avanza, ma i soldati rimangono essenziali per il controllo del territorio.
Tuttavia, le sfide che Zamir e l'IDF affronteranno nella Striscia di Gaza non sono da sottovalutare. La lotta contro Hamas presenta rischi notevoli, e la questione di come la lezione ucraina possa essere applicata in questo contesto è più attuale che mai. Nonostante le aspirazioni belliche, il generale in pensione Israel Ziv avverte: “Tornare in guerra solo per il gusto di combattere è un errore strategico molto grande”. Gli occhi del mondo sono puntati su Gaza mentre la situazione continua a evolversi.