Finanze

It-Wallet, cosa succede a ottobre con la nuova app per l'identità digitale

2024-10-15

Autore: Francesco

Cernobbio - Finalmente ci siamo! Il governo italiano ha ufficialmente avviato il lancio di It-Wallet, il portafoglio nazionale che permetterà di archiviare e condividere documenti personali tramite l'app App Io, dedicata ai servizi pubblici. A partire dal 23 ottobre, i cittadini potranno iniziare a caricare documenti fondamentali come la patente, la carta d’identità e la tessera sanitaria. L'obiettivo è avere un sistema completamente operativo entro il 2025.

Questo annuncio è arrivato durante il recente incontro ministeriale del G7, dove i rappresentanti delle principali economie mondiali hanno discusso sull'innovazione e la digitalizzazione. Alessio Butti, sottosegretario all'innovazione tecnologica e vicino alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha confermato la nuova tabella di marcia, spostando l'iniziale rilascio dei documenti previsto per luglio. Il servizio sarà lanciato in fasi, partendo da un primo gruppo di 50.000 utenti, per poi crescere in tre ulteriori passaggi fino a un totale di un milione. Ma chi saranno i fortunati selezionati? “Vogliamo un campione il più rappresentativo possibile”, ha dichiarato Butti.

L'identità digitale è un tassello consolidato del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) del governo Meloni, con l'ambizioso obiettivo di raggiungere 42,3 milioni di identità digitali entro giugno 2026. Questo progetto è assolutamente cruciale per superare l'attuale dualismo tra il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) e la Carta di Identità Elettronica (CIE). Fino ad ora, il governo ha spinto per l'uso della CIE, raggiungendo in agosto un notevole traguardo di 17,5 milioni di download dell'app CIE ID, nonostante la netta predominanza dello SPID con 38,9 milioni di identità attivate.

Un punto critico che non possiamo ignorare è il modello di business attorno allo SPID, che attualmente non garantisce la sostenibilità del servizio per gli operatori accreditati. Lo scorso anno, sono stati necessari 40 milioni di euro di sostegno pubblico per aziende come Poste e Aruba, per garantire la continuità del servizio, un copione che potrebbe ripetersi anche per It-Wallet.

Il governo ha già investito società come PagoPa e il Poligrafico dello Stato per lo sviluppo dell'app. Ma attenzione! It-Wallet non sarà solo un'iniziativa italiana; si inserisce nel contesto del piano europeo per l'identità digitale, che mira a creare un sistema interoperabile in grado di dialogare con applicazioni e sistemi vari, spiegando l'intenzione di aprIRE anche ai privati.

La Germania ha già avviato il proprio progetto di wallet dell'identità digitale, previsto per essere operativo dal 2027 e in continua espansione con una serie di funzionalità, come l'identificazione tramite smartphone. Non è solo un'opzione per i cittadini, ma una vera e propria opportunità di innovazione!

Anche il report sulla competitività europea, redatto da Mario Draghi, sottolinea l'importanza di aprire a iniziative private, e il sottosegretario Butti ha confermato che l'Italia seguirà questa direzione. “Siamo il primo governo a tutelare i privati in questo processo”, ha affermato, aprendo le porte anche a scenari futuri in cui grandi aziende tecnologiche possano sviluppare i propri wallet.

Infine, la Commissione Europea prevede di lanciare la propria tecnologia entro il 2026 con l'ambizioso obiettivo di coinvolgere il 100% dei cittadini entro il 2030, già investendo 60 milioni in progetti pilota. Il futuro dell'identità digitale è dietro l’angolo e promette di rivoluzionare i nostri rapporti con la burocrazia!