Italgas: L'Antitrust Avvia Istruttoria sull'Acquisizione di 2i Rete Gas
2024-12-23
Autore: Giovanni
Introduzione
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha annunciato l'apertura di un'istruttoria riguardante l'acquisizione di 2i Rete Gas da parte di Italgas. Questa decisione è stata pubblicata nel bollettino settimanale dell'Autorità, che ha ricevuto numerose osservazioni da importanti enti del settore come Assogas, Acea, Ascopiave, Hera e Anima.
Significato dell'Operazione
Secondo l'AGCM, l'operazione, volta al controllo esclusivo di 2i Rete Gas, rappresenta una concentrazione significativa nel mercato della distribuzione del gas. In questo contesto, si sottolinea che l'unica forma di concorrenza efficace è la partecipazione alle gare per l'affidamento delle concessioni scadute.
Focalizzazione dell'AGCM
L'attenzione dell'AGCM è particolarmente focalizzata sui 32 ambiti territoriali (Atem), in cui ciascun operatore detiene almeno il 20% del mercato. Le concessioni monitorate includono regioni chiave come Agrigento, Bari, Milano e Roma, suggerendo che l'operazione potrebbe ridurre drasticamente la concorrenza in queste aree.
Valutazioni Preliminari
Secondo le valutazioni preliminari, l'acquisizione di 2i Rete Gas da parte di Italgas potrebbe portare all'eliminazione di uno dei pochi concorrenti, creando una 'restrizione concorrenziale diretta' che garantirebbe a Italgas una posizione dominante. Ciò potrebbe dissuadere nuovi entranti, limitando le scelte per i consumatori e deteriorando la competizione nel mercato.
Analisi delle Concessioni Aggiuntive
L'AGCM analizza anche un secondo gruppo di concessioni, tra cui Barletta-Andria-Trani e Pisa, dove 2i Rete Gas controlla una quota di market share compresa tra il 15 e il 20%. Anche in questo caso, l'operazione rischia di rafforzare la posizione dell'operatore incumbent, ostacolando ulteriormente la concorrenza.
Ulteriori Concessioni in Esame
Infine, ci sono ulteriori 29 concessioni in esame che comprendono Aten di aree come Alessandria, Asti e Napoli. I potenziali effetti anticoncorrenziali si collegano alla significativa crescita della quota dell'operatore dominante, potenzialmente rendendo difficile la competizione per i nuovi partecipanti.
Conclusioni
In un mercato sempre più centralizzato, è fondamentale monitorare come tali acquisizioni possano influenzare l'equilibrio concorrenziale e il benessere dei consumatori. L'apertura di questa istruttoria da parte dell'AGCM mette in evidenza la crescente preoccupazione per la concentrazione del potere nel settore energetico in Italia.