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Juve, non solo Thiago Motta: il piano segreto di Giuntoli rivelato!

2024-10-12

Autore: Sofia

Una rivelazione sconcertante scuote l'ambiente della Juventus: non c'era solo Thiago Motta nei pensieri di Cristiano Giuntoli. La stagione dei bianconeri, attualmente in fase di alti e bassi, ha riservato già diverse sorprese, tra cui l'imbattibilità della squadra di Motta, che vanta una delle difese più solide d'Europa. Tuttavia, il rendimento in campionato ha lasciato a desiderare: tre vittorie, quattro pareggi, e solo un terzo posto in classifica, a meno tre punti dal Napoli di Conte, attualmente capolista con 16 punti.

La situazione in Champions League, per fortuna, è molto più rosea. La Juventus è una delle poche squadre ad aver ottenuto vittorie consecutive nelle prime due partite della fase a gironi, e con una classifica che la vede in settima posizione, i bianconeri sono ben posizionati per accedere direttamente agli ottavi di finale.

Ma cosa si nasconde dietro le quinte? Secondo quanto riportato dal giornalista Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport, l'attuale allenatore dell'Italia, Luciano Spalletti, era in cima alla lista delle preferenze di Giuntoli per rimpiazzare Max Allegri. La sua attrazione per la nazionale è stata così forte che, nonostante le ambizioni di Giuntoli, Spalletti ha scelto di accettare la sfida azzurra.

Zazzaroni sottolinea che il diretto interessato ha confermato di essere stato il primo obiettivo per la panchina bianconera, prima che il CT azzurro decidesse di intraprendere la sua avventura con la Nazionale. Ma cosa significa questo per Thiago Motta? Zazzaroni chiarisce che, sebbene Motta non fosse una semplice seconda scelta, Giuntoli avrebbe lavorato per riunire a Torino il duo che tanto bene aveva fatto Napoli, portando così a una rivisitazione del progetto tecnico della Juventus.

In un momento in cui la squadra cerca di ritrovare la stabilità, questa notizia mette in luce le manovre strategiche che possono influenzare il futuro della Juventus. Riuscirà Motta a dimostrare di essere l’uomo giusto per riportare la squadra a competere ai massimi livelli, tutto mentre gli occhi sono puntati su possibili ulteriori cambiamenti nella dirigenza?