TORINO — Il silenzio assordante da parte dei calciatori della Juventus dopo l'esonero di Thiago Motta è stato davvero sorprendente. Nonostante il tecnico italo-brasiliano abbia voluto ringraziare la proprietà, la dirigenza, i tifosi e gli ex giocatori per l’impegno e le emozioni vissute insieme, solo due di loro hanno espresso pubblicamente il proprio saluto. Infatti, Mbangula, che è stato lanciato proprio da Motta, e Bremer sono stati gli unici a scrivere qualche parola sui social. Questo è un chiaro indizio di come il clima nello spogliatoio fosse teso e complicato.

L'assenza di messaggi di incoraggiamento da parte degli altri calciatori fa pensare a una frattura profonda. In un momento in cui i social media sono frequentemente utilizzati per comunicare, l'assenza di messaggi di supporto rappresenta un allontanamento non solo dal tecnico, ma anche dalla situazione di crisi che la squadra sta affrontando. Mbangula ha scritto su Instagram: "Grazie per tutto Mister. Non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi dato fiducia fin dal primo giorno e per avermi permesso di realizzare una parte del mio sogno! Vi auguro il meglio per il futuro." Anche Bremer si è unito al saluto: "Grazie mister a te e a tutto il tuo staff! Vi auguro veramente il meglio per il futuro."

Ora, con l'arrivo di un nuovo allenatore come Tudor, la vera domanda che sorge è: come reagiranno i giocatori? La Juventus ha bisogno di ritrovare un'unità e una motivazione che sembrano mancare. Le due sole voci di gratitudine potrebbero indicare una crisi di fiducia tra i calciatori e la dirigenza, che potrebbe avere ripercussioni sulle prestazioni della squadra in campo. L'era di Motta potrebbe essere finita, ma ora la Juve deve affrontare la sfida di ricompattarsi e risollevarsi in una stagione già complicata.