Kekko Silvestre, frontman della famosa band Modà, si prepara a tornare sul palco del Festival di Sanremo con il suo nuovo brano “Non ti dimentico”, un tributo all’amore in tutte le sue forme. In un'intervista esclusiva con Repubblica, ha espresso forti preoccupazioni riguardo alle attuali rappresentazioni delle donne nella musica contemporanea, in particolare in alcune canzoni trap.

«È fondamentale cantare il rapporto tra due persone, sia etero che omosessuali. Purtroppo, oggi si sente fare uso di volgarità e cattiveria. Le donne vengono trattate come oggetti e non viene loro dato il giusto valore. Mia figlia Gioia, di soli 13 anni, mi racconta di canzoni che la disturbano. Una volta mi ha chiesto cosa significasse un verso di un brano di Niky Savage che menzionava comportamenti inappropriati. Non si tratta di puritanesimo, ma di rispetto» ha detto Kekko.

L’artista ha poi condiviso un episodio personale: «Ero in macchina con Gioia e una sua amichetta, fan di Tony Effe. Ho chiesto loro cosa apprezzassero di lui e ho scoperto che spesso parla delle donne in modo denigratorio. È preoccupante che le giovani generazioni possano pensare che sia accettabile trattare le donne in questo modo. Non voglio colpevolizzare Tony Effe, ma ogni cantautore ha la responsabilità delle parole che sceglie».

Kekko ha anche sottolineato che non è solo una questione di linguaggio volgare. Anche altri artisti, come Ghali e Vasco Rossi, usano linguaggio forte, ma riescono a comunicare messaggi profondi e significativi. «La musica dovrebbe emozionare e non ridurre le donne a meri oggetti o addirittura a qualcosa di peggiore» ha concluso, sottolineando l’importanza di promuovere un messaggio di rispetto e dignità per le donne nella musica.

È evidente che Kekko non ha paura di esprimere la sua opinione su temi tanto delicati, mostrando quanto sia importante il ruolo della musica nella formazione dei valori delle giovani generazioni. Cosa ne penserà Tony Effe? La polemica è servita!