Kiev è scossa da notizie di un presunto "massiccio attacco aereo" russo, ma la verità potrebbe essere ben diversa. Oggi, l'ambasciata americana ha annunciato la chiusura a causa di "informazioni specifiche" su un possibile attacco, seguita dall’ambasciata italiana e da quelle di Spagna e Grecia.

Le autorità diplomatiche hanno consigliato ai cittadini di trovare rifugio tempestivamente, in previsione di un’allerta aerea. Tuttavia, le sirene di Kiev, attive per avvertire della costante minaccia di droni e missili russi, non hanno segnalato alcun attacco aereo nel pomeriggio. Secondo fonti ucraine, l’allerta su un attacco di grande scala sarebbe stata un’invenzione della Russia, mirata a seminare paura tra la popolazione e i suoi alleati.

Il servizio di intelligence ucraino ha denunciato che il messaggio circolato online, attribuito all'intelligence russa, presentava Errori di grammatica e strategie comunemente usate per le operazioni psicologiche di Mosca. "Il nemico, incapace di sconfiggerci militarmente, adotta tattiche di intimidazione psicologica", hanno affermato.

La reazione di Kiev è stata di frustrazione; il ministero degli Esteri ha esortato le nazioni occidentali a non alimentare ulteriori tensioni con decisioni come la chiusura delle ambasciate. Infatti, il rischio di attacchi è una realtà quotidiana che gli ucraini affrontano da oltre mille giorni.

Nel frattempo, il presidente USA Biden ha preso una decisone controversa: ha autorizzato la fornitura di mine anti-uomo contro le forze russe, una mossa che ha suscitato preoccupazione tra i gruppi per i diritti umani, ma che potrebbe rafforzare la posizione dell’Ucraina nella guerra in corso.

In un contesto così volatile, la calma e la chiarezza sono essenziali per garantire la sicurezza dei cittadini, mentre la comunità internazionale si trova a dover gestire la propaganda russa che continua a diffondersi.