Royole, la fallita produttrice del primo smartphone pieghevole al mondo: ecco cosa è andato storto
2024-11-21
Autore: Chiara
In pochi conoscono Royole, ma questa piccola azienda cinese ha lasciato un segno indelebile nella storia della tecnologia mobile. Infatti, è stata la prima a lanciare un dispositivo pieghevole con un display flessibile, il FlexPai, battendo così colossi come Samsung e il suo Galaxy Z Fold. Tuttavia, recenti notizie hanno rivelato che Royole è fallita: un tribunale di Shenzhen ha dichiarato che l'azienda non disponeva delle risorse necessarie per saldare i debiti accumulati.
Fondata nel 2012, Royole ha investito ingenti risorse nel settore degli smartphone pieghevoli, presentando il FlexPai nel 2018. Questo dispositivo, sebbene innovativo, ha sollevato non poche critiche per il design poco ergonomico. I due lati del dispositivo presentavano un gap evidente quando chiuso, e il display, rivolto verso l'esterno, aveva cornici datate, reminiscenti dell’era dei PocketPC con Windows Mobile. Tuttavia, l'OLED flessibile da 7,8 pollici con risoluzione 1440p era indubbiamente un'innovazione pionieristica.
Nel 2020, la casa ha lanciato una versione aggiornata, il FlexPai 2, che ha risolto alcuni dei problemi di design, eliminando il gap tra le due metà quando il dispositivo era chiuso. Sebbene le specifiche generali fossero rimaste sostanzialmente le stesse, il miglioramento della piattaforma hardware aveva reso il dispositivo più maturo e competitivo. Purtroppo, nel frattempo, i giganti del settore, grazie alla loro esperienza e risorse finanziarie superiori, iniziavano a dominare il mercato.
Royole ha cercato di diversificare i propri prodotti: ha stretto alleanze con marchi di lusso come Louis Vuitton per incorporare display pieghevoli in una linea di borse e ha anche svelato un cruscotto curvo per automobili. Nel 2021, si parlava di un possibile FlexPai 3, con immagini e certificazioni che sembravano promettenti. Tuttavia, questo dispositivo non ha mai visto la luce, lasciando i fan della tecnologia a chiedersi cosa sarebbe potuto essere. Royole, con la sua fallita avventura, ci ricorda quanto sia difficile innovare in un settore dominato da nomi ben noti: una lezione che sia le piccole startup che i colossi tech dovrebbero considerare.