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Kroos furioso: "Sarò un pessimo Mondiale per Club. A un certo punto i giocatori si rompono"

2024-10-03

Toni Kroos non risparmia critiche alla FIFA. L'ex centrocampista tedesco, che ha annunciato il suo ritiro dopo aver vinto la Champions League con il Real Madrid e al termine degli Europei 2024 in Germania, è scettico riguardo alla futura Coppa del Mondo per Club che si terrà negli Stati Uniti dal 15 giugno al 13 luglio 2025.

Nel suo ultimo podcast 'Einfach mal Luppen', Kroos ha dichiarato: “Non mi sintonizzo” e ha espresso il suo disappunto riguardo allo sfruttamento dei calciatori per scopi commerciali. Secondo lui, è fondamentale iniziare a tenere in considerazione il benessere dei giocatori, piuttosto che focalizzarsi solo sugli introiti. Ha aggiunto: “Questo sarà un pessimo Mondiale per Club e un pessimo Mondiale. A un certo punto, i giocatori si rompono.”

Il tedesco ha spiegato di aver trovato il “momento perfetto per smettere” e ha fatto chiarezza sulla sua decisione. “So che non tutti saranno felici di sentirmelo dire, specialmente gli organizzatori, ma alla fine si gioca per ‘una mela e un uovo’. Non ne vale più la pena. Ci si stufa davvero. Tutti, sia come giocatori che come tifosi.”

Questa nuova competizione ha sollevato un’onorario di preoccupazione, poiché si teme che gli impegni extra possano gravare ulteriormente sui professionisti. I rappresentanti delle leghe e dei giocatori hanno già annunciato l'intenzione di presentare una denuncia all'Unione Europea criticando la FIFA per presunti abusi di posizione dominante nel mercato e violazioni delle norme sulla concorrenza dell'UE. Questo scossone potrebbe segnare un’importante battaglia legale che mette in discussione il futuro delle competizioni calcistiche a livello globale.

In un momento in cui i dibattiti su come preservare la salute e il benessere dei calciatori sono sempre più attuali, le parole di Kroos risuonano come un campanello d'allarme. La comunità calcistica è in attesa di una risposta dalla FIFA, ma i fan e i giocatori potrebbero richiedere un cambio radicale nell'approccio alla programmazione degli eventi.