Giovedì scorso, un'ampia offensiva russa ha avuto luogo nella regione di Kursk, portando a significative perdite territoriali per le forze ucraine.

Secondo fonti ucraine e russe, le forze di Kiev potrebbero aver perso fino a 38 chilometri quadrati (14,7 miglia quadrate) di territorio in un solo giorno, il che segna una delle più gravi battute d'arresto per l'Ucraina dal 14 settembre.

Le truppe russe hanno lanciato l'attacco in diverse aree, in particolare nel distretto di Sudzhansky e nei dintorni del villaggio di Zelenyi Shlyakh.

Video geolocalizzati mostrano gli scontri che si sono intensificati, con i russi che sono riusciti a sfondare le linee ucraine avanzando di circa cinque chilometri (oltre tre miglia) .

Rapporti da canali Telegram non ufficiali affermano che i russi hanno catturato cinque insediamenti e circondato due battaglioni ucraini, bloccando le vie di rifornimento cruciali.

In aggiunta, è emerso che le forze russe hanno preso il controllo di Novaya Sorochina e stanno avanzando verso Malaya Loknya.

Notizie non confermate suggeriscono che Olgovka sia ora sotto il pieno controllo russo.

La situazione sul campo sta costringendo non solo le unità di prima linea, ma anche i team di artiglieria e droni a rispondere rapidamente agli sviluppi in corso.

Il progetto ucraino Osint DeepState, che collabora con il ministero della Difesa ucraino, ha confermato la gravità dell'offensiva.

Le forze russe stanno spingendo attraverso il fianco sinistro delle linee ucraine, arrivando anche oltre le indicazioni fornite dai media russi, fino a Novoivanovka.

Le perdite subite dalle forze ucraine hanno sollevato allerta e preoccupazione.

Il mappamondo di DeepState ha rivelato un'accelerazione dei progressi russi e il rischio di un possibile accerchiamento di alcune truppe ucraine, una situazione che riporta alla mente gli errori strategici del passato.

Nel caos attuale, è fondamentale per le forze ucraine migliorare la loro resilienza e strategia per contrastare l'intensificarsi dell'offensiva russa.