La Fed Riduce i Tassi e Powell Rassicura: "Non Mi Dimetterò per Trump!" – Wall Street In Festa con Record per il Nasdaq
2024-11-08
Autore: Maria
La Federal Reserve ha recentemente annunciato un taglio dei tassi di interesse di un quarto di punto, un passo che segue due sforbiciate consecutive e che è in linea con le aspettative del mercato. Questa decisione arriva proprio dopo la vittoria di Donald Trump, un evento che ha riacceso l'ottimismo tra gli investitori. Di conseguenza, Wall Street ha chiuso con segni positivi, con il Nasdaq e l'S&P 500 che hanno raggiunto nuovi massimi storici.
Nella sessione di mercato, il Dow Jones ha registrato una variazione sostanziale con una chiusura a 43.729,14 punti (-0,00%), mentre il Nasdaq è salito dell'1,51%, raggiungendo i 19.269,46 punti, insieme all'S&P 500 che ha guadagnato lo 0,74% a 5.973,10 punti. Questo slancio è un chiaro segnale di fiducia nel futuro economico degli Stati Uniti.
In un contesto di crescente incertezza, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha voluto rassicurare gli investitori sulla sua posizione, rispondendo fermamente a chi gli ha chiesto se si dimetterebbe su richiesta del nuovo presidente. Powell ha avvertito che "l'esautorazione del presidente della Fed non è permessa dalla legge", confermando l’autonomia della banca centrale da pressioni politiche.
La decisione della Fed è alimentata dai progressi verso l’obiettivo di inflazione del 2% e dalla solidità della ripresa economica. Tuttavia, Powell ha anche avvertito di un "outlook economico incerto" segnato da variabili che potrebbero influenzare le politiche monetarie nazionali, compreso l'ampliato potere del nuovo presidente Trump. Durante il suo primo mandato, Trump aveva fortemente criticato Powell, ma appare che potrebbe consentirgli di completare il suo mandato fino al 2026.
Il tema della riforma della Fed è tornato di attualità, dato che alcuni membri dello staff di Trump hanno avanzato l'idea di ridurre l'indipendenza della banca centrale, permettendo al presidente di influenzare le decisioni sui tassi d’interesse. Questa proposta ha destato preoccupazioni tra gli osservatori economici, che temono che un'interferenza politica possa compromettere l'efficacia della Fed.
Inoltre, le politiche economiche promesse da Trump, inclusi gli aumenti delle tariffe, potrebbero esercitare pressioni inflazionistiche che la Fed si troverà a gestire. Le previsioni indicano un possibile aumento del debito federale di 7.500 miliardi di dollari entro il 2025, secondo uno studio del Committee for a Responsible Federal Budget.
Powell ha chiarito che le elezioni non influenzeranno a breve termine la politica monetaria e ha espresso cautela riguardo le future misure da adottare. Nell'immediato futuro, gli analisti si aspettano che la Fed continui a ridurre i tassi, con ulteriori decisioni attese in base ai nuovi dati economici in arrivo. "Non siamo su una strada predefinita; le decisioni verranno prese riunione per riunione", ha sottolineato. L'economia si dimostra robusta, ma le sfide rimangono, e l'inflazione continua a essere un'incognita cruciale per il futuro della politica monetaria americana.
Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su questa storia in continua evoluzione che potrebbe cambiare il volto dell'economia americana!