La Francia Celebrates: Nuovo Reattore Nucleare Flamanville 3 Acceso!
2024-12-22
Autore: Chiara
Sabato scorso, la Francia ha fatto registrare un'importante vittoria nel settore dell'energia, collegando il nuovo reattore nucleare Flamanville 3 al sistema elettrico nazionale. Situato nell'omonima cittadina in Normandia, questo reattore è il più potente del paese ed è entrato in funzione 17 anni dopo l'inizio della sua costruzione. Il momento storico è stato segnato alle 11:48 del mattino, accolto con entusiasmo da esperti e politici francesi.
Con il Flamanville 3, la Francia consolida la sua posizione di secondo paese al mondo per la produzione di energia nucleare, superato solo dagli Stati Uniti. Attualmente, l'energia nucleare rappresenta il 40% del fabbisogno elettrico nazionale. Era dal 1999 che non si assisteva all'attivazione di un nuovo reattore, rendendo il Flamanville 3 un progetto particolarmente significativo per il futuro energetico del paese.
Il reattore è un EPR (European Pressurised Reactor), ed è il quarto di questo tipo a essere attivato nel mondo. Dopo i reattori di Taishan, in Cina, e quello di Olkiluoto, in Finlandia, il Flamanville 3 avrà la capacità di produrre fino a 1,6 gigawatt di potenza una volta che sarà a pieno regime.
La gestione dell'impianto è affidata a EDF, la principale società elettrica francese, che ha comunicato che il reattore sarà sottoposto a test per i prossimi due mesi, prima di raggiungere la piena operatività. Il collegamento del Flamanville 3 rappresenta un passo fondamentale, soprattutto in un momento in cui la Francia sta cercando di diversificare le sue fonti energetiche e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
Il Flamanville 3 è il primo reattore collegato alla rete francese dal Civaux 2, attivato nel 1999. Il progetto dei reattori EPR è stato avviato negli anni '90, come parte di uno sforzo per creare impianti più moderni e sicuri, a seguito del disastro nucleare di Chernobyl nel 1986.
La costruzione del Flamanville 3 è iniziata nel dicembre 2007, con una stima iniziale di completamento in cinque anni. Tuttavia, a causa di ritardi significativi e di costi esorbitanti – superiori a 13 miliardi di euro, quattro volte il budget previsto – il progetto ha attraversato molte difficoltà. Enel, la società italiana, inizialmente coinvolta con una quota del 12,5%, ha ritirato il suo supporto nel 2012.
In aggiunta, l'avvio del reattore non è stato privo di ostacoli; è stato programmato per il 3 settembre, ma necessitava di un'interruzione già il giorno successivo a causa di problemi tecnici. Nonostante ciò, il recente collegamento del Flamanville 3 rappresenta una grande opportunità per EDF, che si trova in una situazione finanziaria complessa, aggravata dall'alto costo del progetto. Riuscirà la Francia a tornare ai vertici dell'energia nucleare? La risposta potrebbe risiedere nel futuro del Flamanville 3 e della sua operatività.