Negli ultimi anni, la situazione geopolitica ha preso una piega inaspettata, svelando alleanze inattese che ci portano a riflettere sulla natura dei conflitti attuali. Chi avrebbe mai pensato che, a pochi passi dall'Europa, potessero esserci diecimila soldati nordcoreani schierati a fianco dei russi? Questo scenario, che sembra uscito da un film d'azione, è diventato una realtà inquietante.

Le guerre in Ucraina e in Medio Oriente stanno dando vita a una rete complessa di alleanze che ci portano a considerare il concetto di una guerra mondiale 'a pezzi', come ha affermato Papa Francesco. E mentre Putin minaccia l'Occidente con i suoi missili ipersonici, le sue affermazioni di una "guerra globale" risuonano sempre più vere.

L'Occidente, guidato da Stati Uniti, Regno Unito e Paesi della NATO, sta supportando Kiev con armi avanzate, compresi i missili Atacms e Storm Shadow, mentre cerca di danneggiare l'economia russa attraverso sanzioni economiche. Parallelamente, gli Usa forniscono aiuti anche a Israele nei suoi conflitti con Hamas e Hezbollah.

Nel frattempo, un blocco opposto si sta consolidando: i droni iraniani Shahed-136 sono stati utilizzati dai russi in Ucraina, mentre Mosca fornisce armi a Hezbollah, creando una spina nel fianco per gli alleati occidentali. L'intelligence ucraina ha anche identificato un asse strategico tra Mosca, Teheran, Libano e Siria, complicando ulteriormente la situazione.

La Cina, pur mantenendo relazioni con la Russia, ha cercato di posizionarsi come una potenza neutrale, evitando di schierarsi apertamente in favore di uno dei due schieramenti. Tuttavia, ci sono voci che suggeriscono che aziende cinesi siano state implicate nel fornire supporto tecnologico alla Russia, inclusi chip e semiconduttori.

Un attore chiave in questo complesso scenario è la Corea del Nord. Kim Jong-un ha colto l'opportunità di allearsi con la Russia, inviando non solo soldati, ma anche rifornimenti militari. Questo dimostra una mobilitazione rapida delle sue forze, mandando un chiaro messaggio alla Corea del Sud e all'Occidente.

Le alleanze attuali sono caratterizzate da una fluidità tale da rendere difficile prevedere sviluppi futuri. I Paesi BRICS allargati - Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, e i loro alleati - stanno cercando di presentarsi come antitesi all'Occidente, ma la loro motivazione rimane pragmatico piuttosto che ideologico.

In sintesi, ci troviamo di fronte a una realtà complessa e in continua evoluzione, dove le alleanze sono dettate più da interessi strategici che da ideologie. E sebbene possa sembrare sorprendente, non dobbiamo escludere la possibilità di una escalation del conflitto, che potrebbe vedere ulteriori schieramenti di truppe in un contesto globale sempre più instabile.