La Securities and Exchange Commission (SEC) ha citato in giudizio Elon Musk presso il tribunale federale di Washington per il suo acquisto da 44 miliardi di dollari di Twitter, ora rinominato X.

Secondo quanto riportato dal New York Times, questa causa rappresenta uno degli ultimi atti controversi della SEC sotto la direzione del presidente uscente Gary Gensler, simile alla Consob italiana. Musk, noto non solo come fondatore di Tesla, ma anche per la sua influenza nei social media, è al centro di un'inchiesta che dura da quasi due anni.

La SEC accusa Musk di non aver notificato in tempo il mercato riguardo la sua mega operazione. In particolare, non avrebbe informato l'agenzia per ben 11 giorni, contravvenendo alle normative che richiedono una segnalazione immediata di acquisti significativi di azioni. Questo ritardo potrebbe avergli permesso di accumulare una considerevole quota di Twitter a un prezzo inferiore rispetto a quello che avrebbe raggiunto se la notizia fosse stata divulgata tempestivamente.

Il risvolto più interessante di questa vicenda è l'ultimatum che Musk ha ricevuto dalla SEC: un mese fa, gli è stato dato un termine di 48 ore per accettare un accordo, altrimenti sarebbe dovuto affrontare gravi accuse relative a potenziali frodi azionarie legate al suo acquisto di Twitter. Questo ultimatum ha scatenato speculazioni su come Musk si comporterà in questa situazione legale e se riuscirà a evitare una vera e propria battaglia in tribunale.

La questione non riguarda solamente Musk, ma solleva anche interrogativi più ampi su come le autorità regolatorie gestiscono le grandi transazioni nel settore tecnologico e quali potrebbero essere le implicazioni per gli investitori. L'atteggiamento della SEC potrebbe segnare un cambiamento nel modo in cui vengono trattati casi di questo tipo, soprattutto relativi a figure di spicco nel mondo degli affari e della tecnologia.

Con i riflettori puntati su di lui, Musk deve ora navigare attraverso questo intricato labirinto legale, mentre il mondo osserva da vicino la sua prossima mossa.