Scienza

La sorprendente scoperta: il ghiaccio della Groenlandia svela i segreti dell'inquinamento nell'antica Roma

2025-01-10

Autore: Maria

Un recente studio del Desert Research Institute (Dri) ha portato alla luce informazioni scioccanti sull'impatto dell'inquinamento da piombo durante l'antica Roma, rivelando effetti deleteri sul quoziente intellettivo e sulle capacità cognitive della popolazione europea. I ricercatori, analizzando carote di ghiaccio prelevate dalla calotta polare artica, sono stati in grado di ricostruire i livelli di inquinamento atmosferico tra il 500 a.C. e il 600 d.C., coprendo momenti cruciali come l'ascesa della Repubblica romana e la sua caduta, inclusi i due secoli di massimo splendore della Pax Romana.

Attraverso l'analisi degli isotopi di piombo contenuti nel ghiaccio, gli studiosi hanno utilizzato tecniche avanzate di modellazione computerizzata per mappare l'inquinamento atmosferico di quel periodo. I risultati sono allarmanti: si stima che l'esposizione al piombo abbia ridotto il quoziente intellettivo degli europei di almeno due o tre punti. I principali responsabili? Le operazioni di estrazione e fusione della galena, un minerale ricco di piombo, che liberavano enormi quantità di inquinanti nell'atmosfera.

Lo studio ha rivelato che l'inquinamento da piombo raggiunse l'apice alla fine del II secolo a.C., coincidente con il massimo potere della Repubblica romana. Dopo una temporanea diminuzione durante un periodo di crisi, i livelli di inquinamento risalirono, mantenendosi elevati fino alla peste antonina (165-180 d.C.). Stando ai dati, oltre 500 chilotoni di piombo vennero rilasciati nell'atmosfera nei duecento anni di maggiore prosperità dell'Impero romano.

"Questo studio è il primo a utilizzare carote di ghiaccio per ottenere informazioni sulle concentrazioni atmosferiche di inquinamento, permettendo di valutare i suoi impatti sulla salute umana", afferma Joe McConnell, docente del Dri e autore principale della ricerca. La sua équipe ha dedicato decenni all'analisi di colonne di ghiaccio, estratte da luoghi remoti della Groenlandia e dell'Antartide, scoprendo segreti sull'evoluzione del nostro pianeta.

Sorprendentemente, i livelli di inquinamento da piombo durante l'Impero romano furono superati solo nell'Alto Medioevo, mentre nel XX secolo la principale fonte di contaminazione era rappresentata dalle emissioni di veicoli a benzina al piombo. Fortunatamente, le misure adottate dal Clean Air Act del 1970 negli Stati Uniti hanno portato a una drastica diminuzione dei livelli di piombo nel sangue della popolazione. Tuttavia, gli effetti negativi sullo sviluppo cognitivo rimangono una preoccupazione, specialmente per i bambini nati tra il 1950 e il 1985.

"È ormai chiaro agli studiosi quanto possa essere dannoso il piombo per la salute umana", avverte McConnell, sottolineando che l'esposizione prolungata è associata a gravissimi problemi, tra cui infertilità, malattie cardiovascolari e difficoltà cognitive. Anche brevi esposizioni nei giovani possono portare a un abbassamento del quoziente intellettivo e a problemi di apprendimento.

"Abbiamo concentrato la nostra attenzione sul declino cognitivo perché è un'area in cui possiamo misurare gli effetti", afferma Nathan Chellman, coautore dello studio. È sorprendente pensare che una riduzione del quoziente intellettivo di solo due punti, applicata a un'intera popolazione come quella europea, possa avere conseguenze così devastanti. Questa ricerca non solo illumina il passato, ma ci avverte anche sui danni del presente e del futuro legati all'inquinamento ambientale.