La navetta russa Soyuz Ms-25 ha toccato terra nella vasta steppa del Kazakistan, circa tre ore e mezza dopo essersi sganciata dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). A bordo, i cosmonauti della Roscosmos Nikolai Chub e Oleg Kononenko, che hanno battuto record di permanenza in orbita, insieme all'astronauta della NASA Tracy C. Dyson.

Al momento dello sgancio della Soyuz, il comando della ISS è ufficialmente passato dal russo Kononenko all'astronauta della NASA Suni Williams, la quale è giunta in orbita a giugno a bordo della navetta Starliner di Boeing. La presenza prolungata di Williams sulla ISS è stata dovuta a problemi tecnici riscontrati dopo il lancio del suo volo di prova.

Kononenko e Chub, arrivati sulla ISS lo scorso settembre con la Soyuz Ms-24, hanno fatto ritorno sulla Terra dopo 374 giorni di missione e 5.984 orbite attorno al pianeta. Questo traguardo è stato acclamato da Roscosmos come un nuovo record di durata per una singola missione sulla ISS. Il precedente primato di quasi 371 giorni era detenuto dai cosmonauti Sergei Prokopyev, Dmitry Petelin e dall'astronauta della NASA Frank Rubio, il quale ha vissuto nella stazione spaziale da settembre 2022 a settembre 2023.

Oleg Kononenko, già al suo quinto volo nello spazio, ha ora stabilito un record assoluto per il maggior tempo trascorso in orbita, accumulando un incredibile totale di 1.111 giorni. La sua carriera prestigiosa include missioni storiche e numerosi contributi alla ricerca scientifica condotta a bordo della ISS.

Per quanto riguarda l'astronauta americana Tracy C. Dyson, ha trascorso 184 giorni nella ISS, compiendo 2.944 orbite attorno alla Terra. Ella era arrivata in orbita a fine marzo con la Soyuz Ms-25, insieme al cosmonauta rosso Oleg Novitskiy e alla prima donna bielorussa nello spazio, Marina Vasilevskaya, che è rimasta a bordo della stazione per 12 giorni prima di rientrare a casa il 6 aprile con l'astronauta della NASA Loral O'Hara.

Questi incredibili successi non solo evidenziano il duro lavoro e la dedizione dei cosmonauti e degli astronauti, ma anche i progressi nel settore spaziale che continuano a spingere i confini dell'esplorazione umana nello spazio.