L'Unione Sindacale di Base (USB) ha ufficialmente inviato una lettera al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) per esprimere la propria opposizione ai recenti piani di riduzione del personale e ai tagli di bilancio previsti. Questi provvedimenti, secondo l'USB, non solo minacciano la stabilità economica dei lavoratori, ma compromettono anche la qualità della ricerca scientifica in Italia, un settore già sotto pressione.

La lettera sottolinea l'importanza di investire nella ricerca e nel personale qualificato, invece di ridurre le risorse a disposizione di un ente fondamentale per il progresso scientifico del paese. I membri dell'USB hanno avvertito che queste misure rischiano di avere ripercussioni negative non solo per i lavoratori, ma anche per il futuro dell'innovazione italiana e per la competitività a livello internazionale.

In un momento in cui la ricerca è più che mai cruciale per affrontare le sfide globali, dalle malattie pandemiche alle crisi climatiche, è essenziale che il CNR riceva un supporto adeguato e continui a svolgere un ruolo centrale. La comunità scientifica è in allerta, e le mobilitazioni potrebbero intensificarsi nelle prossime settimane se non ci sarà un ripensamento da parte del governo sulle politiche di finanziamento della ricerca.