Un incredibile dramma ha scosso la superstrada Grosseto-Fano quando Luigi De Palma, un 84enne originario di Benevento, ha perso la vita dopo aver deciso di aiutare due giovani donne coinvolte in un incidente. Le ragazze, di 23 e 18 anni, si erano ribaltate con la loro auto, finendo nel verde della scarpata. Luigi, preoccupato per loro, ha azionato le frecce e si è diretto verso il luogo dell'incidente per prestare soccorso.

Tuttavia, il gesto di altruismo di Luigi si è trasformato in tragedia. Essendo sordomuto, non ha udito l'arrivo di un’altra vettura che lo ha investito mentre si trovava in mezzo alla carreggiata. L'auto, anch'essa diretta verso Arezzo, non è riuscita a fermarsi in tempo, colpendolo in pieno. Purtroppo, nonostante i rapidi interventi dei soccorritori, tra cui un’automedica e tre ambulanze, per Luigi non c'è stato nulla da fare. La sua storia mette in evidenza il rischio che affrontano coloro che decidono di intervenire in situazioni di emergenza, soprattutto se affetti da disabilità sensoriali.

Le due donne ferite sono state trasportate all'ospedale di Arezzo in codice 2, mentre i vigili del fuoco hanno contribuito a illuminare la zona per facilitare le operazioni di soccorso. I vigili urbani hanno dovuto chiudere temporaneamente la superstrada in entrambe le direzioni, causando lunghe code fino alla rotatoria di Olmo, con molti automobilisti costretti a deviare verso Pieve al Toppo per continuare il loro viaggio verso la Valdichiana.

Questa tragica vicenda solleva interrogativi sulla sicurezza stradale e sull'importanza di garantire visibilità e protezione per coloro che si trovano a soccorrere in situazioni di emergenza. Quali misure dovrebbero essere adottate per prevenire incidenti simili in futuro?