Scienza

L'acqua dolce sulla Terra è sempre di meno: perché le alluvioni non permettono di recuperarla

2024-11-26

Autore: Luca

Negli ultimi dieci anni, la Terra ha perso un volume d'acqua equivalente a circa 30 volte quello contenuto nel Lago di Garda. Le riserve di acqua dolce stanno diminuendo anno dopo anno: dal maggio 2014, i livelli di acqua dolce hanno subito una drastica diminuzione e non sono più risaliti. Questo è quanto emerge dalle indagini sui dati satellitari forniti dai programmi Grace (Gravity Recovery and Climate Experiment) della NASA e dall’Agenzia Spaziale Tedesca. I risultati di questo studio sono stati pubblicati sulla rivista Surveys in Geophysics.

Questo dato, oltre ad essere emblematico, suggerisce – secondo i ricercatori – che i continenti stanno entrando in una "fase persistentemente più secca".

La perdita di acqua dolce

Quando si parla di riserve terrestri di acqua dolce, si fa riferimento al volume totale di acqua presente sulla Terra, sia in superficie che nel sottosuolo. Ciò include fiumi, laghi e falde acquifere. Dall’analisi dei dati satellitari è emerso che, dal 2015 al 2023, la riserva media di acqua dolce terrestre è stata costantemente inferiore rispetto al decennio precedente (2002-2014) di circa 1.200 chilometri cubi – un volume notevole, considerando che il Lago di Garda contiene circa 50 chilometri cubi di acqua.

I pericoli imminenti

Oltre ai fenomeni di siccità e all'innalzamento delle temperature, che continuano a crescere a causa della crisi climatica, anche l'espansione dell'agricoltura irrigata pesa sulle riserve di acqua dolce. Le aziende agricole attingono dalle falde acquifere e, se la pioggia e la neve non riescono a reintegrare adeguatamente queste risorse, si rischia un ulteriore impoverimento delle riserve idriche.

La scarsità d'acqua dolce può portare a un impoverimento generale della terra, un incremento del rischio di carestie, povertà, conflitti e malattie, in particolare nelle regioni del mondo più vulnerabili, dove l'accesso all'acqua dolce è già problematico.

La situazione in Italia

Per capire meglio il fenomeno, è sufficiente guardare ai dati in Italia. Secondo il Canale Emiliano Romagnolo, le maggiori difficoltà idriche interesseranno le regioni italiane sotto la linea appenninica. È importante non lasciarsi ingannare dalle recenti alluvioni in Emilia-Romagna e Toscana: nonostante le grandi quantità di pioggia, la capacità del terreno di trattenere l'acqua è limitata dal meteo e dai cambiamenti climatici. Infatti, in sole due settimane dopo le alluvioni in Toscana, il livello del fiume Arno è già sceso al di sotto della media stagionale.

Inoltre, i cambiamenti climatici non solo intensificano le precipitazioni estreme, ma rendono anche le periodiche siccità più severe, aggravando ulteriormente la situazione. È cruciale che i governi e le organizzazioni internazionali intensifichino gli sforzi per la gestione sostenibile delle risorse idriche, in modo da prevenire una crisi idrica senza precedenti che potrebbe compromettere la nostra sicurezza, l'economia e la salute globale.