La tragica morte di Larimar Annaloro, la quindicenne di Piazza Armerina trovata impiccata a un albero nel giardino di casa, continua a suscitare interrogativi inquietanti. La madre, distrutta dal dolore, non accetta l’idea del suicidio e grida: «Voglio giustizia per la mia bambina!». In lacrime, racconta di aver trovato la figlia in una posizione che sembra impossibile: «Era in ginocchio e legata. Come può una bambina legarsi anche i piedi?», si chiede disperata.

La sorella maggiore di Larimar aggiunge ulteriori dettagli sconcertanti: «C'erano due giri di corda attorno al collo, al ventre e alle ginocchia. La porta di casa era aperta e la stanza era a soqquadro». La situazione è aggravata dal fatto che pochi giorni prima, Larimar aveva avuto una lite con un’amica. Le due ragazze, infatti, avevano un conflitto che alcuni dicono possa aver influito sul benessere psicologico della giovane.

La polizia ha già interrogato la madre della ragazza e continui accertamenti sono in corso. Sebbene gli investigatori continuino a prendere in considerazione l'ipotesi del suicidio, l'apertura di un fascicolo da parte della Procura di Enna con l'ipotesi di istigazione al suicidio, ora trasferita alla Procura dei Minorenni di Caltanissetta, suggerisce che ci possano essere stati dei coinvolgimenti da parte di persone della sua età.

Inoltre, emergono notizie secondo le quali Larimar avrebbe condiviso foto compromettenti tramite messaggi di chat. Questo fa pensare a un possibile cyberbullismo che potrebbe aver influito sulla sua decisione finale. La madre, assolutamente convinta dell’innocenza della figlia, chiede aiuto e supporto per far luce su una vicenda che sembra avvolta nel mistero. Cosa si cela veramente dietro la morte di Larimar? La comunità chiede risposte.

La sua figura, definita dagli amici come una ragazza bella, capace e luminosa nel campo scolastico e sportivo, sembra essere in netto contrasto con le circostanze della sua morte. La questione attira attenzione non solo a livello locale, ma anche a livello nazionale, con molte persone che si uniscono al grido di giustizia della madre. La vita di Larimar era piena di promesse; ora, la sua memoria richiede chiarezza e verità.