Finanze

Le Borse di oggi, 20 dicembre: l'Europa recupera grazie ai dati sull'inflazione USA

2024-12-20

Autore: Matteo

Le Borse europee chiudono in leggero calo ma riescono a recuperare le perdite nel finale di seduta dopo i dati sull'inflazione provenienti dagli Stati Uniti. L'indice dei prezzi PCE, nella sua variazione mensile, ha mostrato un incremento dello 0,1% rispetto al +0,2% di ottobre, risultando al di sotto delle aspettative del mercato (+0,2%). In parallelo, l'inflazione su base annuale è aumentata del 2,4%, un incremento rispetto al 2,3% precedente, ma inferiore alle attese (+2,5%). In dettaglio, Parigi cede lo 0,27% a 7.274 punti, Francoforte registra una perdita dello 0,27% a 19.916 punti, mentre Londra scende dello 0,26% a 8.084 punti. Milano chiude poco sotto la parità con un -0,06%.

La Borsa di Milano ha mostrato segni di ripresa, chiudendo piatta con l'indice FTSE MIB a -0,06% a quota 33.766 punti. Il recupero è avvenuto dopo i dati sull'inflazione di Wall Street. Nonostante quasi tutto il listino fosse in rosso, ci sono stati rialzi significativi per Erg (+1,29%) e Amplifon (+1,64%). Tuttavia, Saipem ha subito una flessione del 6,09% a causa di prese di profitto e perdite nel prezzo del greggio. Il settore bancario ha mostrato risultati contrastanti, con Intesa che scende dello 0,49% e Unicredit che cresce dello 0,15%. Notizie importanti riguardo l'OPA su Intermonte promossa da Banca Generali che inizierà il 23 dicembre e terminerà il 24 gennaio.

Negli Stati Uniti, Wall Street ha aperto in calo nonostante i dati sull'inflazione siano stati sotto le attese. I timori riguardanti il mantenimento di tassi di interesse elevati da parte della Fed per l'anno prossimo pesano notevolmente sui mercati. I prezzi PCE core a novembre sono aumentati meno del previsto, raggiungendo il minimo dal maggio scorso. Durante i primi scambi, il Dow Jones perde lo 0,41%, lo S&P 500 cede lo 0,40% e il Nasdaq segna una flessione dello 0,94%.

Un dramma si è consumato a Copenaghen, dove il titolo di Novo Nordisk ha crollato dopo la pubblicazione di risultati poco incoraggianti di alcuni test clinici su un nuovo farmaco anti-obesità, segnando una flessione del 19,4% e rappresentando il peggior giorno di negoziazione dall'aprile 2002.

Andrea Orcel, CEO di UniCredit, ha scritto un editoriale sul Financial Times, sottolineando l'importanza di una strategia unitaria per il sistema bancario europeo e ribadendo il ruolo di UniCredit nell'integrazione bancaria europea con investimenti in Commerzbank e un'offerta per Banco BPM.

Purtroppo, nonostante le festività natalizie, l'indice di fiducia dei consumatori è calato per il terzo mese consecutivo, secondo quanto riportato da Codacons, evidenziando un generale pessimismo tra le famiglie italiane riguardo alla situazione economica futura.

Inoltre, Istat ha registrato un calo della fiducia dei consumatori, mentre le aziende hanno mostrato segnali contraddittori, con alcune aree che hanno visto un miglioramento. Tuttavia, il clima generale rimane incerto e preoccupante, riflettendo le sfide socio-economiche attuali.

In Asia, chiude in calo la Borsa di Tokyo, influenzata dall'incertezza sulle relazioni commerciali con gli Stati Uniti e i dati sull'inflazione, mentre le altre piazze asiatiche manifestano andamenti negativi.

Infine, il mercato del gas mostra un lieve rialzo dopo l'annuncio del presidente ucraino riguardo l'accordo di transito del gas russo. La situazione geopolitica continua a influenzare i mercati, creando tensioni che potrebbero avere ripercussioni sulle forniture energetiche europee.