Nazionale

Libano, attacco alle basi Unifil: l'Italia protesta con Israele e chiede responsabilità

2024-10-10

Autore: Maria

Il governo italiano ha sollevato una formale protesta contro le autorità israeliane, dichiarando in modo chiaro che gli attacchi alle basi della missione UNIFIL non sono accettabili. Questa reazione è arrivata dopo che l'esercito israeliano ha colpito due basi italiane e il quartier generale della missione ONU in Libano. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un colloquio con il Generale Messina, comandante del Settore Ovest della missione, per ricevere aggiornamenti sulla sicurezza del contingente italiano.

Meloni ha espresso la sua preoccupazione per i nostri militari e ha ribadito l'impegno del governo italiano a garantire la loro sicurezza. Inoltre, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha convocato l’ambasciatore israeliano per una discussione formale sugli eventi recenti.

Parigi e Roma stanno coordinando una riunione con altri paesi europei che contribuiscono alla missione Unifil, per affrontare la situazione di crisi e stabilire misure colletive. Il ministro della Difesa francese, Sébastien Lecornu, ha confermato che l'incontro, previsto per la prossima settimana via videoconferenza, vedrà la partecipazione anche di Spagna e Irlanda.

Dalla Spagna è giunta una condanna ferma degli attacchi, con il ministro degli Esteri, Josè Manuel Albares, che ha ribadito l'importanza di proteggere le forze di mantenimento della pace delle Nazioni Unite. Durante gli attacchi, due caschi blu indonesiani sono rimasti feriti, mentre i soldati spagnoli presenti nella stessa area sono stati dichiarati in sicurezza.

Crosetto ha descritto gli attacchi come "episodi intollerabili", sottolineando che ogni possibile errore deve essere evitato per non mettere a rischio la vita dei soldati, sia italiani che delle Nazioni Unite. Ha anche ribadito l'impegno dell'Italia a sostenere tutte le iniziative per garantire una de-escalation della crisi nel sud del Libano.

La missione UNIFIL ha confermato che Israele ha diretto colpi contro le sue basi, mettendo in evidenza l'urgente bisogno di un intervento internazionale per ripristinare la sicurezza nella regione. La situazione rimane tesa, con un monitoraggio attivo da parte delle forze ONU per garantire la sicurezza delle operazioni in corso.

Fonti militari libanesi hanno rivelato che oltre ai danni materiali alle due basi italiane, vi è stata una distruzione di alcune apparecchiature di comunicazione, rendendo necessario un rafforzamento dei protocolli di sicurezza per il personale di pace. Il governo italiano continua a seguire da vicino gli sviluppi, collaborando con i suoi alleati per garantire una risposta appropriata a questa escalation di violenza.