Tecnologia

L'intelligenza artificiale impone il velo a una giovane tunisina: la ribellione di Rahma

2024-12-14

Autore: Chiara

Rahma, una studentessa tunisina di soli 15 anni, ha recentemente fatto parlare di sé per il suo fermo rifiuto di indossare il velo, nonostante l'intelligenza artificiale l'abbia rappresentata con questa tradizionale copertura nel fumetto creato dalla sua classe. Questo episodio è avvenuto presso l'istituto comprensivo Cosimo De Giorgi di Lizzanello e Merine, nel Lecce, all'interno del progetto "Gente in cammino" durante il Festival internazionale della Public History.

La giovane ha espressamente dichiarato: “Perché nel fumetto mi mostrano con il velo? Qui non lo indosso e non lo voglio. Voglio essere rappresentata senza, voglio che si vedano i miei lunghi capelli ricci.” Questo grido di libertà da parte di Rahma ha suscitato una reazione incredula tra le insegnanti, che hanno dovuto confrontarsi con l'errore dell'intelligenza artificiale, che automaticamente associava la giovane all'hijab a causa di pregiudizi culturali.

Dopo il suo arrivo in Italia, Rahma ha scelto di non indossare mai l'hijab, ma il sistema AI non ha tenuto conto delle sue scelte personali. La docente Carmen Mazzeo ha spiegato che "ogni volta che si chiedeva all'AI di creare un'immagine di Rahma, veniva sempre rappresentata con il velo. Abbiamo dovuto ingannare l'AI dicendo che era una figura maschile per rimuovere il velo, riuscendo così a superare gli stereotipi imposti dalla società."

La dirigente scolastica Maria Assunta Corsini ha messo in evidenza l'importanza del progetto: “In questo progetto, l'uso dell'intelligenza artificiale è stato un elemento innovativo e costruttivo, che ha mostrato ai ragazzi come strumenti come l'AI, se non utilizzati in modo consapevole, possano perpetuare visioni limitanti e dannose.”

Questo episodio è solo un esempio di come l'intelligenza artificiale, in assenza di una programmazione eticamente consapevole, possa riflettere stereotipi culturali e sociali. Rahma è diventata un simbolo di resistenza e di autenticità, dimostrando che è fondamentale affermare la propria identità in un mondo sempre più influenzato dalla tecnologia.