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L'italiano che ha percorso quattro continenti a piedi: la straordinaria avventura di Nicolò Guarrera

2025-04-02

Autore: Giulia

Il 9 agosto 2020, Nicolò Guarrera è partito da Malo, un piccolo comune in provincia di Vicenza, con un sogno audace: «fare un giro del mondo nella maniera più arcaica possibile», ovvero a piedi. All'epoca, dopo il primo lockdown, i contagi stavano ancora sorgendo e il rischio di nuove restrizioni era reale, il che avrebbe potuto compromettere il suo viaggio avventuroso.

Tuttavia, la fortuna è stata dalla sua parte. Negli ultimi cinque anni, Guarrera, conosciuto sui social come Pieroad, ha percorso oltre 40.000 chilometri attraversando quattro continenti: Europa, America, Oceania e Asia. Con oltre 350.000 follower su Instagram, è diventato famoso per il suo racconto diretto e coinvolgente delle esperienze e dei luoghi visitati, promuovendo uno stile di vita semplice, sostenibile e a misura d'uomo.

La sua notorietà è stata alimentata anche da alcune bizzarre trovate narrative, tra cui la decisione di non radersi mai la barba e le esilaranti conversazioni con “Ezio”, il suo passeggino da trekking che trasporta tutto il necessario per la sua avventura. Guarrera lo descrive come un compagno di viaggio perfetto: pur pesando solo dodici chili, ha una capacità di carico che può raggiungere i cinquanta.

Un personaggio ricorrente nelle sue storie è il padre, che lo ha supportato in diverse tappe, tra cui un viaggio in Argentina e più recentemente in Grecia. Per l'ironia e il suo spirito avventuroso, Nicolò lo chiama scherzosamente “uomo bionico”, sempre pronto ad affrontare ogni situazione, senza mai mancare una “scorta di grappa”. Ma durante la notte, ciascuno dorme nella propria tenda, mantenendo un po' di privacy.

Inizialmente, Guarrera intendeva partire verso est, ma ha cambiato idea per ragioni pratiche: «incominciare da ovest era meno traumatico rispetto alla burocrazia e alla ricerca di informazioni su percorsi e alloggi».

Dopo aver attraversato la costa meridionale della Francia e la Spagna lungo il Cammino di Santiago, che offre l’opportunità di percorrere sentieri poco affollati e di soggiornare in ostelli economici, Guarrera ha proseguito verso Huelva in Andalusia. Da lì, si è imbarcato per le Isole Canarie e ha attraversato l'Oceano Atlantico in catamarano, approdando a Panama. Da qui ha raggiunto Quito, in Ecuador, proseguendo poi attraverso il Perù e il Cile, paese lungo che ha esplorato con calma per quasi un anno.

L’ultima tappa del suo viaggio attraverso l’America Latina è stata Ushuaia, la città più australe del mondo, che Guarrera ha scelto per il suo fascino come punto di chiusura del percorso. Conclusa la parte americana, ha preso un aereo per l'Australia, dove ha vissuto sei mesi nel deserto, affrontando sfide uniche.

Nel 2023, Guarrera si è avventurato in Asia, iniziando il suo viaggio da Calcutta. Desideroso di visitare il Pakistan, si è trovato però a dover cambiare i suoi piani a causa di complicazioni burocratiche. Ha così preso l’ultimo volo verso l’Oman, risalendo la penisola arabica attraverso Emirati Arabi, Arabia Saudita e altri paesi, fino a rientrare in Europa.

Durante i suoi cinque anni di viaggio, Guarrera ha imparato a gestire il tempo in modo efficace: si sveglia all’alba per sfruttare al meglio le ore di luce e percorre in media 40 chilometri al giorno. La sua avventura lo ha portato a riflettere su molte cose date per scontate, come l'importanza del risparmio idrico, soprattutto nel deserto. Ha dovuto imparare a riparare i propri attrezzi e a vivere in modo sostenibile.

Nei primi due anni del suo viaggio, ha comunicato facilmente grazie alla sua conoscenza dello spagnolo e dell’inglese. Le sfide più grandi sono arrivate in India, dove ha incontrato difficoltà comunicative significative. In cinquemila giorni di viaggio ha anche vissuto qualche avventura sfortunata, come un morso di cane che lo ha costretto a un trattamento antibiotico.

Attualmente, Guarrera si trova in Grecia e si sente in una fase di relax, potendo spostarsi senza le difficoltà di molti dei paesi asiatici. Ha parlato della “tirannia del passaporto”, descrivendola come un simbolo di discriminazione globe. Nonostante le difficoltà incontrate lungo il cammino, si considera un privilegiato grazie al suo passaporto italiano, che offre accesso alla maggior parte dei paesi.

La sua visibilità è aumentata significativamente nell'ultimo anno e mezzo, grazie ai social media. In origine, aveva cominciato a raccontare la sua avventura a poche decine di persone. Per finanziare il viaggio, ha trovato supporto in alcuni sponsor e ha aperto un canale Patreon onde ricevere donazioni da coloro che si appassionano al suo progetto.

Dopo il viaggio, Guarrera ha intenzione di raccontare la sua straordinaria esperienza in un libro, già in preparazione con una casa editrice. Inoltre, ha dichiarato di essere nel giusto stato d'animo per considerare di visitare l'Africa in futuro, un desiderio che attende di realizzare. Il viaggio di Nicolò non è solo una ricerca di avventura, ma una profonda riflessione su cultura, natura e la bellezza della vita lenta.